AGI - L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha annunciato che rischia di dover chiudere i battenti "entro la fine di febbraio", dopo che 13 Paesi, compresi i principali donatori, hanno annunciato la sospensione dei loro finanziamenti.
"Se i finanziamenti rimangono sospesi, molto probabilmente dovremo cessare le nostre operazioni entro la fine di febbraio, non solo nella Striscia di Gaza, ma anche in tutta la regione", ha dichiarato il capo dell'Unrwa, Philippe Lazzarini, in un comunicato stampa. Secondo l'Onu "spina dorsale" degli aiuti a Gaza, l'Unrwa e' accusata da Israele di essere "totalmente infiltrata da Hamas". Opera anche in Cisgiordania, Libano, Siria e Giordania.
Intanto i ministri del gabinetto di guerra di Israele stanno valutando la possibilità di limitare la quantità di aiuti che raggiungono Gaza. Lo riporta il canale israeliano Channel 12. Secondo l'emittente, Benny Gantz, il generale centrista dell'esercito in pensione che si e' unito al governo di emergenza formato dal primo ministro Benjamin Netanyahu dopo il 7 ottobre, e Gadi Eisenkot, ex capo di stato maggiore dell'esercito israeliano e osservatore del gabinetto di guerra, hanno suggerito di limitare temporaneamente gli aiuti per indebolire Hamas.
I due politici del partito di Unità Nazionale hanno avanzato la proposta negli incontri di questa settimana, riporta Channel 12, dopo aver ricevuto un rapporto dal servizio di sicurezza interna israeliano secondo cui fino al 66% degli aiuti che entrano a Gaza sono stati dirottati da Hamas. Al momento nessuna decisione definitiva è stata presa sulla questione, ha precisato l'emittente israeliana.