AGI - Nuova puntata sul 'caso Delon', un'altra vicenda (dopo quella di Depardieu) che ha profondamente scosso il mondo del cinema, in Francia e altrove. L'iconico Tancredi del Gattopardo, il 'Bello' del grande schermo d'Oltralpe, oggi ottantottenne e gravemente compromesso nelle sue capacità cognitive, resterà d'ora in poi sotto la tutela di un fiduciario legale, un amministratore di sostegno che lo assisterà in tutte le decisioni più importanti. Soprattutto sulla sua salute e le sue finanze.
Delon, annuncia l'emittente francese TF1 in un servizio, "è oramai nelle mani dei tribunali". Indebolito e in uno stato di "rapido deterioramento psico-fisico" dopo l'ictus che lo ha colpito nel 2019, l'attore (88 anni) è stato posto sotto tutela secondo quanto anticipato da France Presse in base a un documento cui ha avuto accesso. Documento in cui il tribunale di Montargis (Loiret) – regione dove risiede Delon per via della sua storica proprietà di Douchy – stabilisce che un rappresentante legale dovrà ora assistere l'attore anche "per quanto riguarda le cure mediche e la scelta dei medici che le forniranno".
Dopo essere stati ai ferri corti per diversi mesi sulla salute del padre, la decisione è stata accolta con favore da Anthony e Anouchka Delon. "Se questo può mettere le cose in chiaro ed evitare che gli avvocati parlino della malattia di mio padre senza nemmeno consultare i documenti, è una buona cosa. Questa controversia medica finirà una volta per tutte", ha dichiarato Anthony, il figlio maggiore, all'AFP, aggiungendo di aver appreso la decisione da BFMTV, la fonte dell'informazione. "Qui a Douchy nessuno ne sapeva nulla, compreso mio padre", ha aggiunto.
In generale, l'amministratore di sostegno ha il compito di “riscuotere i redditi per conto della persona messa sotto sua tutela, di destinarli alle sue spese, di gestire i suoi conti correnti bancari, di smistare la sua posta, anche elettronica”, ma anche di “evitare atti di appropriazione indebita, come firma di assegni, gestione corrente dei conti bancari e altri documenti", come spiegato a ‘Le Figaro’ da Valéry Montourcy, avvocato specializzato nei diritti degli adulti vulnerabili.
Questo provvedimento viene adottato in via provvisoria, prima che il giudice si pronunci nel merito, vale a dire sull'istituzione della tutela o della curatela. La decisione di giustizia fa seguito a diverse denunce per “messa in pericolo” dell’iconico attore francese, il cui stato di salute sempre più grave – sia per le conseguenze dell'ictus e di un linfoma diagnostico successivamente – è stato al centro di un violento litigio tra i suoi tre figli.
Il 4 gennaio, il pubblico ministero di Montargis, Jean-Cédric Gaux, aveva reso noto che, secondo una precedente perizia, il discernimento dell’attore era “totalmente abolito"., precisando che "l'apertura di un procedimento per metterlo sotto tutela giurisdizionale" era in corso di valutazione.