AGI - Sono stati finalmente fermati, sull'isola di Oléron (nella Charente-Maritime) ma dopo anni di truffe milionarie messe a segno con spregiudicatezza e abilità in tutto il Paese. Più o meno indisturbatamente. Al centro della vicenda, terminata martedì con il fermo della coppia, sono i novelli "Bonnie and Clyde d'Oltralpe", come i media francesi li hanno ribattezzati. Una coppia di bella presenza e apparentemente molto facoltosa che si è presentata, accompagnata dal figlio tredicenne, almeno tre volte (i casi finora oggetto d'indagine dal 2022) a visitare magioni di gran lusso, in aperta campagna, che erano in vendita. Lo schema seguito era sempre lo stesso: conquistare la fiducia del venditore con l'affabulazione, il bell'aspetto e, soprattutto, le generose false promesse d'acquisto. Escamotage utilizzati con proprietari decisamente poco accorti per introdursi nei loro immobili di pregio prima della compravendita. Una volta dentro - riferisce l'emittente TF1 - ne rivendevano il ricco mobilio oppure degradavano il bene con interventi strutturali non concordati (e, ovviamente, mai saldati). Questi Bonnie e Clyde francesi, insomma, si comportavano come veri e propri 'squatter' d'appartamenti. Con la sola differenza che agli appartamenti di periferia hanno sempre preferito le grandi magioni, meglio ancora se castelli e con un indiscusso valore storico e monumentale.
Questo è il caso del famoso Château de Sauvage d'Emancé, nella zona di Rambouillet, non lontano dalla Capitale. Una dimora storica circondata da 40 ettari di parco, visitata un anno fa dalla coppia (47 anni lui, 41 lei). "L'uomo ha fatto credere alla proprietaria di essere interessato all'acquisto della proprietà, con il parco, i suoi animali e l'suoi animali e il mobilio antico". Il tutto stimato la modica cifra di 11 milioni di euro. Dopo essersi conquistata la fiducia della proprietaria, la coppia è riuscita a trasferirsi nel castello per "intraprendere importanti lavori di ristrutturazione". Intanto però i tempi della compravendita si stavano allungando e, insospettita, la proprietaria ha voluto accertarsi di quello che stava succedendo.
Quello che ha trovato è stato "scioccante": la coppia aveva già danneggiato gran parte delle stanze, portato via le boiserie e le tappezzerie preziose. Messi in vendita anche il mobilio Luigi XV (con un ricavato stimato di almeno 500mila euro). Il conto 'lasciato' all'ingenua proprietaria, stando a quando riferito dai media Oltralpe, include quasi 100mila euro di danni et 24mila euro di 'buffi' lasciati agli artigiani che hanno eseguito gli interventi.
Nell'ambito delle indagini, la polizia ha anche scoperto che la coppia non era nuova a truffare i proprietari di belle dimore: tra il novembre 2022 e l'aprile 2023 avevano occupato anche una casa padronale a Monfort L'Amaury, (Yvelines) sempre raggirando la proprietà con una falsa promessa di acquisto. Quando sono stati fermati, questa settimana, i due si trovavano col figlio in un immobile del valore di 1,6 milioni di euro. Vi si erano trasferiti, ancora una volta, dopo una falsa promessa d'acquisto. Gli agenti peraltro avrebbero trovato in quest'ultimo immobile "prove di altre truffe" già messe a segno o in corso di pianificazione.
I Bonnie e Clyde del mattone risponderanno di queste (e forse anche di altre accuse) il 29 febbraio, al Tribunale penale di Versailles.