AGI - "Gli oltre trenta attacchi che gli Houthi hanno lanciato su navi commerciali e navali da metà novembre costituiscono una minaccia per tutti i Paesi che si affidano alla navigazione marittima internazionale. Condanniamo questi attacchi e chiediamo la loro fine. Sottolineiamo inoltre che coloro che forniscono agli Houthi le armi per condurre questi attacchi violano la risoluzione 2216 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e il diritto internazionale. La risposta internazionale del 22 gennaio ai continui attacchi Houthi ha dimostrato la volontà comune di difendere i diritti e le libertà di navigazione e di difendere la vita dei marittimi da attacchi illegali e ingiustificabili". Lo scrivono in una dichiarazione congiunta i Governi di Usa, Gran Bretagna, Italia, Albania, Australia, Bahrein, Canada, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Germania, Guinea-Bissau, Ungheria, Kenya, Lettonia, Lituania, Montenegro, Olanda, Nuova Zelanda, Nord Macedonia, Polonia, Sud Corea, Romania. Il documento non ha la firma di Francia e Spagna.
Il documento congiunto di 24 Paesi prosegue: "In risposta ai continui attacchi illegali e sconsiderati degli Houthi contro le navi che attraversano il Mar Rosso e i corsi d'acqua circostanti, le forze armate degli Stati Uniti e del Regno Unito, con il sostegno di Australia, Bahrein, Canada, Paesi Bassi e la Nuova Zelanda, hanno condotto ulteriori attacchi contro otto obiettivi nelle aree controllate dagli Houthi dello Yemen in conformità con il diritto intrinseco di autodifesa individuale e collettiva, in conformità con la Carta delle Nazioni Unite. Questi attacchi sono stati progettati per distruggere e degradare la capacità degli Houthi di continuare i loro attacchi al commercio globale e ai marinai innocenti di tutto il mondo, evitando l'escalation".