AGI - Il terminal della compagnia Novatek ha preso fuoco nel porto di Ust-Luga nella regione di San Pietroburgo. Non ci sono state vittime, ha detto su Telegram, il governatore della regione, Alexander Drozdenko. I dipendenti del terminal, come ha precisato il capo della regione, sono stati evacuati. Le forze e i mezzi del Ministero per le situazioni di emergenza sono stati coinvolti nello spegnimento dell'incendio. Nel distretto di Kingisepp, fa sapere Ria Novosti, è stato dichiarato un regime di massima allerta. La causa dell'incendio non è stata ancora annunciata.
L'incendio è scoppiato in un terminale di gas nel porto di Ust-Luga, sul Mar Baltico russo. Il sito, che si trova a 110 chilometri a ovest di San Pietroburgo, vicino al confine con l'Estonia, è gestito da Novatek, il più grande produttore di gas naturale della Russia. Secondo il sito web di Novatek, il complesso Ust-Luga trasforma il gas naturale in nafta (una miscela liquida intermedia tra benzina e cherosene), carburante per aerei e componenti di carburante per imbarcazioni.
Gli 007 di Kiev rivendicano l'attacco
L'intelligence militare ucraina ha rivendicato la responsabilità degli attacchi contro un terminale di gas russo sulla costa del Mar Baltico e contro varie installazioni militari nelle regioni di Smolensk, Tula e Oriol, verificatisi tra ieri e oggi. Secondo una fonte dell'intelligence militare ucraina citata dalla testata Rbk, l'incendio al terminal di gas liquefatto gestito da Novatek a Ust-Luga, nel Golfo di Finlandia, vicino San Pietroburgo, sarebbe dovuto all'impatto di un drone ucraino.
"Il colpo è stato preciso. Ha scatenato un grande incendio, che è ancora in corso. I russi sono stati costretti a evacuare i dipendenti", ha detto la fonte. Novatek, il più grande esportatore russo di gas liquefatto, ha comunicato che a a causare il rogo è stato un "fattore esterno".
"Lì viene lavorato il carburante, che, in particolare, va all'esercito russo. Un attacco riuscito a questo terminal non solo causa perdite economiche al nemico, privandolo dell'opportunità di trarre profitto dalla guerra in Ucraina, ma complica anche in modo significativo la logistica del carburante per l'esercito russo", ha aggiunto.
Ust-Luga si trova a 35 chilometri dal confine con l'Estonia e a quasi mille chilometri dal confine con l'Ucraina, anche se nella regione di Leningrado, dove si trova, questa settimana si erano già registrati due incidenti contro depositi di greggio rivendicati come attacchi da parte di Kiev.
Intanto, secondo quanto riferito dai servizi segreti militari a diversi media ucraini, l'obiettivo di un raid a Tula, a Sud di Mosca, era uno stabilimento dove vengono prodotti i sistemi missilistici antiaerei Pantsir-S, mentre l'attacco a Smolensk (a Ovest) era diretto contro uan fabbrica dell'Aeronautica.
Il ministero della Difesa russo ha riferito oggi dell'abbattimento, la notte scorsa, di cinque droni ucraini ad sulle regioni di Smolensk e Tula.
Ipotesi droni ucraini
L'incendio è avvenuto a seguito di due esplosioni. Lo ha annunciato Yuri Zapalatsky, capo del distretto di Kingisepp, dove si trova l'infrastruttura. "Alle ore 2:45 è arrivata una telefonata dal governatore della regione di Leningrado, Aleksandr Drozdenko, che erano avvenute due esplosioni nel porto di Ust-Luga presso l'impresa Novatek. Alle tre del mattino, l'amministrazione ha riunito i vertici locali della sicurezza. È stato deciso il regime di massima allerta", ha detto Zapalatsky in un videomessaggio pubblicato sul suo canale Telegram.
"Al momento delle esplosioni", ha aggiunto, "sul luogo c'erano 148 persone. Non ci sono state vittime nè feriti. La situazione è completamente sotto controllo". Alcuni canali Telegram russi, citati dal sito indipendente Meduza, riferiscono che poco prima dell'incendio gli abitanti di Kingisepp (a circa 35 chilometri dal porto) hanno sentito il rumore dei droni in volo. Anche i canali Telegram Baza e Shot scrivono che i residenti locali hanno sentito il rumore di droni e poi le esplosioni.
La pubblicazione di San Pietroburgo, Fontanka, sostiene che le forze di difesa aerea, poco prima dell'incendio a Ust-Luga, avessero rilevato due droni che volavano verso San Pietroburgo, ma poi hanno cambiato rotta e si sono diretti verso Kingisepp. Ufficialmente, il ministero della Difesa non ha segnalato alcun drone sulla regione di Leningrado.
Allo stesso tempo, il dicastero ha riferito di droni abbattuti in tre diverse regioni da ieri sera. Il 18 gennaio scorso, Mosca ha segnalato per la prima volta dall'inizio della guerra un drone abbattuto nella regione di Leningrado. Successivamente la pubblicazione Ukrayinska Pravda, citando una fonte dei servizi segreti, ha riferito che droni ucraini avevano attaccato un deposito petrolifero.
Rogo causato da un "fattore esterno"
L'incendio al terminal di gas della società russa Novatek, nel porto di Ust-Luga, vicino San Pietroburgo, "è stato causato da un fattore esterno secondo le prime ricostruzioni". Lo ha fatto sapere Novatek in un comunicato, in cui chiarisce che "non sono a rischio la vita e la salute delle persone" che abitano la zona.