AGI - La procura ha chiesto la condanna di Darya Trepova (sulla lista dei terroristi ed estremisti del Servizio Federale di Monitoraggio Finanziario russo) nel caso dell'attacco terroristico in un caffè di San Pietroburgo che ha ucciso il blogger militare Maxim Fomin (noto come Vladlen Tatarsky). "Le prove che abbiamo trovato sono sufficienti per ritenere Trepova colpevole come accusata. Credo che sarà legale e giustificato condannare l'imputata a 28 anni di detenzione", ha detto il procuratore Nadezhda Tikhonova durante l'arringa in tribunale.
L'affermazione di Trepova secondo cui non era a conoscenza della presenza di esplosivi all'interno del busto che aveva portato all'incontro con Tatarsky è stata verificata a fondo ma non confermata, ha detto Tikhonova.
"Lei si è resa conto che in realtà stava agendo su ordine di una persona contraria all'operazione militare speciale e alla politica della Federazione Russa, che vive in Ucraina", ha detto.
Il pubblico ministero ha chiesto che Dmitry Kasintsev, accusato di aver dato rifugio a Trepova dopo l'attacco terroristico, sia condannato a un anno e dieci mesi. Gli investigatori hanno scoperto che l'imputato era a conoscenza del crimine di Trepova ma ha ripetutamente fornito informazioni false agli agenti di polizia, ha dichiarato Tikhonova.
L'avvocato difensore di Trepova, Daniil Berman, ha chiesto alla corte di dichiarare la sua cliente non colpevole di aver commesso un attacco terroristico e di aver maneggiato illegalmente degli esplosivi, punendola però con il periodo di detenzione preventiva per aver usato una patente di guida contraffatta. Berman ha insistito sul fatto che i pubblici ministeri hanno erroneamente qualificato i suoi atti, e il caso dovrebbe quindi essere restituito alle agenzie investigative per un'indagine piu' dettagliata. La Trepova "non sapeva e non poteva sapere cosa ci fosse all'interno del busto", a parte il fatto che lei stessa si trovava nella zona dell'esplosione, ha detto.
Presentando le sue argomentazioni, la stessa Trepova si è scusata con le vittime, ribadendo che non era a conoscenza del contenuto del busto e che credeva che al suo interno ci fosse un dispositivo di ascolto nascosto. "Sono davvero dispiaciuta. Perdonatemi", ha detto.
Il tribunale riaprirà il procedimento lunedi' prossimo, per le arringhe finali. Secondo gli inquirenti, il 2 aprile 2023 Trepova consegnò a Fomin un busto, che conteneva una bomba, in un caffè sull'Universitetskaya Embankment di San Pietroburgo. L'uomo mori' nell'esplosione, altre 52 persone rimasero ferite e il proprietario del caffè (Prighozyn) ha subito ingenti danni materiali.