AGI - Una nave mercantile di proprietà degli Stati Uniti è stata colpita da un missile al largo delle coste dello Yemen, secondo l'Agenzia di sicurezza britannica e una società di rischio marittimo. Secondo Ambrey, una compagnia britannica specializzata in rischi marittimi, è scoppiato un incendio a bordo della nave portarinfuse di proprietà degli Stati Uniti, battente bandiera delle Isole Marshall, ma la nave è ancora idonea alla navigazione.
La compagnia "ha valutato che l'attacco ha preso di mira interessi statunitensi in risposta agli attacchi militari statunitensi contro le posizioni militari Houthi nello Yemen", ha detto Ambrey, aggiungendo che la nave è stata "valutata non affiliata a Israele". La nave colpita, riporta Associated Press, è a Gibraltar Eagle, battente bandiera delle Isole Marshall. La nave è di proprietà di Eagle Bulk, una società con sede a Stamford, nel Connecticut, quotata alla Borsa di New York. Al momento la società non ha commentato la notizia.
Usa, missile sul mercantile lanciato dagli Houthi; non ci sono feriti
Il missile è stato lanciato dagli Houthi, si legge in un post su X del Comando unificato delle forze armate degli Stati Uniti. "Il 15 gennaio, intorno alle 16:00 (ora di Sanaa), i militanti Houthi sostenuti dall'Iran hanno lanciato un missile balistico antinave dalle aree dello Yemen controllate dagli Houthi e hanno colpito la M/V Gibraltar Eagle, una nave battente bandiera delle Isole Marshall e di proprietà degli Stati Uniti", si legge nel post. La nave non ha riportato danni significativi e sta proseguendo il suo viaggio", aggiunge il Comando Usa secondo cui non ci sono stati feriti.
Intanto è stata udita una esplosione vicino a aeroporto yemenita di Hodeida.
Eagle Bulk, danni limitati al mercantile colpito in Yemen
La nave portarinfuse Gibraltar Eagle è stata colpita da un "proiettile non identificato" mentre navigava a 100 miglia al largo del Golfo di Aden e ha subito danni limitati alla stiva. Lo scrive in una nota l'operatore statunitense della nave Eagle Bulk Shipping secondo quanto riporta il Guardian. "A seguito dell'impatto l'imbarcazione ha riportato danni limitati alla stiva del carico, ma è stabile e si sta allontanando dall'area - si legge nella nota, che conferma che "tutti i marittimi a bordo della nave sono illesi. La nave trasporta prodotti siderurgici".
Riunione Tajani-Crosetto-Mantovano a Chigi su mar Rosso
Si è svolta nel pomeriggio a Palazzo Chigi una riunione di coordinamento fra Presidenza del Consiglio, Ministero degli Affari Esteri e della Difesa per esaminare i principali elementi di crisi nell'area del Mediterraneo allargato, e in particolare la situazione di sicurezza per la navigazione nel Mar Rosso. Il Vice-Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, il Ministro della Difesa Guido Crosetto e il Sottosegretario alla Presidenza Alfredo Mantovano hanno confrontato le analisi delle rispettive amministrazioni e hanno concordato le linee guida da proporre nelle prossime riunioni internazionali, in particolare al Consiglio Affari Europei del prossimo 22 gennaio, quando verrà discussa la formazione di una forza navale europea dedicata alla protezione delle navi mercantili nell'area del Mar Rosso.
Sunak, attacchi Houthi "inaccettabili, agiremo di nuovo"
"Agiremo di nuovo" se necessario: il primo ministro britannico Rishi Sunak ha assicurato che il Regno Unito non esiterà a intraprendere ulteriori azioni contro gli Houthi per proteggersi nel Mar Rosso. "Non prendo alla leggera le decisioni sull'uso della forza" ha assicurato, sottolineando però che gli attacchi aerei degli Stati Uniti e del Regno Unito sono stati una "risposta necessaria e proporzionata a una minaccia diretta alle navi del Regno Unito".
"Abbiamo affrontato una serie crescente di attacchi, compreso un attacco a una nave da guerra della Royal Navy", e questo - ha aggiunto- è "inaccettabile". "Hanno sparato sulle nostre navi e sui nostri marinai. È stato il più grande attacco alla Royal Navy da decenni e così abbiamo agito".
Sunak ha poi assicurato che i raid missilistici contro gli Houthi sono stati "limitati" e "attentamente mirati" per degradare la capacità dei ribelli yemeniti di effettuare ulteriori attacchi. Il premier, che parlava alla Camera dei Comuni, ha infine sostenuto che tutti i 13 obiettivi degli attacchi compiuti da Stati Uniti e Regno Unito sono stati colpiti, e che non ci sono indicazioni di vittime civili.