AGI - I rabbini americani hanno fatto irruzione al Palazzo di Vetro per inscenare una protesta nell’aula del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e nell’aula dell’Assemblea generale per chiedere l'immediato cessate il fuoco a Gaza. Gli attivisti ebrei (immagini video da “Rabbis for Cease Fire”) hanno mostrato striscioni con l’invito al presidente degli Stati Uniti Joe Biden a “smettere di porre il veto alla pace”.
La protesta è stata portata avanti da alcune organizzazioni pacifiste ebraiche come “Rabbis 4 Ceasefire” e sostenute da “Jews For Racial & Economic Justice”, “Jewish Voice for Peace” e “IfNotNow”. Trentasei rabbini, arrivati da sette Stati americani hanno cantato, pregato e recitato estratti presi dalla Dichiarazione dei diritti umani delle Nazioni Unite, e tenuto uno “Yizkor”, una preghiera per ricordare le vittime del conflitto.
Tra gli striscioni, “Il mondo chiede il cessate il fuoco” e “Biden: i rabbini chiedono di cessare il fuoco ora”. I rabbini sono stati accompagnati fuori dagli addetti alla sicurezza e hanno tenuto una conferenza stampa fuori dal Palazzo di Vetro.
“Noi - ha dichiarato la rabbina Alissa Wise, fondatrice di Rabbis 4 Ceasefire - abbiamo assistito all’orrore del nostro governo (americano, ndr) che ha bloccato i tentativi di fermare i bombardamenti da parte di Israele e il ridurre Gaza alla fame. Sappiamo che non c’è una soluzione militare a questa violenza, preghiamo perché le Nazioni Unite siano il luogo dove l’azione diplomatica poss mettere fine alla violenza”.
“L’Onu - ha aggiunto la rabbina Abby Stein, membro di Jews for Racial & Economic Justice - è stata creata dopo la Seconda guerra mondiale e l’Olocausto con l’intenzione che ‘non accadesse mai più di nuovo’. Come nipote di tre sopravvissuti dell’Olocausto chiedo alle Nazioni Unite di portare fino in fondo questa nobile missione. 'Mai più' deve significare davvero mai più per tutti”.
Il rabbino Elliot Kukla ha definito la linea americana, in difesa di Israele, “indifendibile”. “Usare il suo potere di veto per opporsi al cessate il fuoco - ha aggiunto - è un atto indifendibile. La tradizione ebraica ci chiede di fare tutto ciò che è in nostro potere per salvare vite”. Il rabbino Jeremy Milgrom, di ‘Rabbis for Human Rights’ ha chiesto all’Assemblea generale di discutere il veto americano in una seduta plenaria.
“Noi - ha aggiunto il rabbino Lev Fornari - chiediamo una risoluzione per il cessate il fuoco che includa questi punti: fermare l’assedio israeliano e garantire l’accesso a cibo, acqua, medicina e carburante per 2,3 milioni di palestinesi nei Territori occupati e nella striscia di Gaza e un pieno scambio di ostaggi”.
La protesta segue quella dello scorso mese quando i rabbini avevano organizzato un sit-in di pace a Columbus Circle in occasione della prima notte di Chanukah, la festa ebraica. I rabbini avevano chiesto anche allora la fine dell’assedio a Gaza e la liberazione di tutti gli ostaggi da parte di Hamas, oltre a un futuro di pace per palestinesi e israeliani.