AGI - Dopo giorni di attesa e speculazioni, la Francia ha un nuovo primo ministro: il 34enne Gabriel Attal, il più giovane della storia della V Repubblica, subentrato a Elisabeth Borne, che ha rassegnato le dimissioni. La cerimonia formale di passaggio di consegna si tiene a Matignon, sede dell'ufficio del primo ministro francese. La nomina di un nuovo premier dal presidente Emmanuel Macron è la prima tappa chiave per rilanciare l'ultima parte del suo mandato, che terminerà nel 2027, per ricompattare i ranghi della maggioranza e riconciliarsi con i francesi.
Ora l'attesa si sposta sulla composizione del nuovo governo che potrebbe vedere l'uscita di scena di ministri entrati in contrasto con il presidente sulla controversa legge sull'immigrazione del mese scorso. Secondo fonti concordanti, i pesi massimi dovrebbe rimanere in carica agli stessi ruoli - tra cui Bruno Le Maire all'Economia e alle Finanze, e Gerald Darmanin all'Interno - mentre alcuni ministeri potrebbero essere accorpati per una squadra più compatta e numericamente più ristretta.
La formazione del nuovo esecutivo dovrebbe essere abbastanza celere in quanto l'Eliseo ha convocato per domani un Consiglio dei ministri, dopo la cancellazione del primo del 2024, lo scorso 3 gennaio.
"Caro Gabriel Attal, so di poter contare sulla tua energia e sul tuo impegno per attuare il progetto di rilancio e di rigenerazione che ho annunciato. Fedeltà allo spirito del 2017: superamento e audacia. Al servizio della Nazione e dei francesi", ha scritto Macron su X dopo la nomina ufficiale di Attal, personalità tra le più popolari ai francesi. Non appena è stato nominato a Matignon, Attal ha rivolto un messaggio di ringraziamento ai presidi di tutte le scuole francesi, nel quale ha sottolineato "le crescenti difficoltà della missione da compiere, la più bella al mondo con quella degli insegnanti" e ha assicurato il suo sostegno indefettibile alla loro causa.
Attal è il ministro uscente della Pubblica istruzione, nominato lo scorso luglio, dopo essere stato ministro per i Conti pubblici, avere ricoperto la carica di portavoce del governo e di deputato. Inoltre è un esponente di prima ora del movimento politico presidenziale En Marche, che nel 2017 ha portato Macron alla presidenza, e un membro di spicco di Renaissance. Non si sono fatte attendere reazioni, messaggi di auguri e critiche dell'opposizione alla sua nomina a capo dell'esecutivo.
Diversi membri di Renaissance si sono complimentati con Attal per la nomina, dicendosi "certi che saprà portare avanti con fedeltà il nostro progetto", ha detto il deputato Sylvain Maillard. La stessa fonte ha assicurato che "i deputati di Renaissance saranno alleati fedeli ed esigenti per rispondere alle sfide del nostro Paese". La presidente dell'Assemblea nazionale, Yael Braun-Pivet, ha affermato di "sapere di potere lavorare insieme, nella fiducia, per proseguire in parlamento le cruciali riforme economiche e sociali al servizio dei francesi".
All'estrema destra, Eric Zemmour, ha reagito con un post al vetriolo su X, ironizzando sul fatto che "Attal sostituisce Borne. Una macronista è sostituita da un macronista". Il partito di Marine Le Pen ha invece rivolto un saluto alla premier uscente, ribattezzata "la Signora 49.3". Altrettanto critico Jean-Luc Me'lenchon, leader di Les Insoumis (sinistra radicale), valuta che "Attal ritrova cosi' la sua funzione di portavoce del governo.
La carica di primo ministro scompare". Melenchon infierisce su X, deplorando che "il monarca presidenziale governa da solo con la sua corte. Guai al popolo". Il collega Insoumis Francois Ruffin gli fa eco e prevede che "Attal proseguirà l'opera macronista a vantaggio dei potenti, contro la vita della gente normale". Le altre forze di sinistra, a cominciare dai socialisti, vedono in Attal "un altro avatar del macronismo".
Gli ambientalisti di Europe Ecologie Les Verts non si aspettano nulla da questa nomina e per la sua segretaria nazionale, Marine Tondelier, "non è il governo che bisogna modificare con un rimpasto, ma è la V Repubblica". Più mite e attendista il giudizio di Les Re'publicains: "È sulla base degli atti che giudicheremo Attal", ha detto Bruno Retailleau, presidente del gruppo di destra conservatrice in Senato. La destra gollista ha salutato il coraggio di Eisabeth Borne e rimpiange la sua partenza.
Secondo Carl Meus, politologo di Le Figaro, Macron ha operato una "nomina trasgressiva e in parte rischiosa per lui. Il rischio è quello di dover accettare che un premier sia più popolare di lui". La nomina a Matignon di un "peso massimo del macronismo" propulsa Attal come "suo erede, nuovo campione giovane nella corsa all'Eliseo nel 2027", quando Macron finirà il mandato e non potrà più ricandidarsi.
Attal, enfant prodige con dna macronista
Gabriel Attal è, a soli 34 anni, il più giovane capo del governo nella storia della Repubblica francese. Un'ascesa spettacolare per quello che è stato di volta in volta definito "uomo perfetto", "bravo studente", "la migliore incarnazione del Dna macronista". Già membro più giovane del governo nel 2017, poi più giovane ministro dell'Istruzione, dopo essere diventato in poche settimane il più popolare dei macronisti è finalmente riuscito a succedere a Elisabeth Borne a palazzo Matignon.
Emmanuel Macron ha senza dubbio seguito l'inclinazione dell'opinione pubblica: Attal, che non fa mistero della sua omosessualità - il compagno è Stephane Sejourne, capogruppo di Renew Europe al Parlamento europeo - è diventato la figura più popolare del governo e della maggioranza, tanto che i sondaggi lo indicano come gradito da un francese su due e più di un terzo ne chiedeva la nomina a capo del governo.
Di tre anni più giovane di Laurent Fabius quando Francois Mitterrand lo nominò primo ministro quarant'anni fa, Attal dovrà contrastare la proverbiale maledizione di Palazzo Matignon e trattare con la maggioranza relativa dei macronisti nell'Assemblea. Frutto del movimento Strauss-Kahniano, prediletto del ministro della Sanità, Marisol Touraine, prima di approdare alle file macroniste aveva avuto una breve esperienza nel gabinetto del ministro della Salute di Francois Hollande.
Attal, la mia nomina è espressione di "audacia e dinamicità"
Attal ha definito la sua nomina alla guida di Matignon come un'espressione di "audacia e dinamicità". Lo ha detto prendendo le consegne del nuovo incarico dall'ex premier Elisabeth Borne, quando ha ricordato anche che il "più giovane presidente della Quinta Repubblica" ha nominato "il più giovane primo ministro".
"Shock del sapere" e "scuola di diritti e doveri" sono gli slogan con cui, nel luglio del 2023, si mette alla guida del ministero dell'Istruzione. Ed è in quella veste che prende posizione a favore della divisa a scuola e durante il tg della sera annuncia il divieto dell'abaya in classe. In ottobre, durante un discorso per la Giornata nazionale degli insegnanti a Parigi, bandiere francesi ed europee compaiono sullo sfondo: "una scenografia degna di un primo ministro o di un presidente", osserva qualcuno.