AGI - In Francia cresce l'attesa per il rimpasto di governo che si sta complicando in assenza di consenso sul nome del futuro premier, in sostituzione di Elisabeth Borne, trasformandosi in "un non evento" per l'opposizione.
A questo punto, dopo giorni di speculazioni sull'uscita di scena di Borne, finora data per certa, sembra che la titolare di Matignon abbia ancora qualche possibilità di rimanere in carica, dopo le consultazioni infruttuose, a quanto pare, del presidente Emmanuel Macron con alcuni premier papabili. Per esponenti della maggioranza presidenziale si tratta di un "cambiamento necessario per dare il via a una nuova fase", ma col passare dei giorni l'entità di quel cambiamento è sempre più incerto, e la scelta di un altro premier sembra trasformarsi in un rompicapo per il titolare dell'Eliseo.
Secondo informazioni concordanti rilanciate dai media francesi, i nomi più accreditati per la successione a Matignon rimangono quelli di Julien Denormandie, ex ministro dell'Agricoltore ed esponente storico di 'En Marchè, e di Sèbastien Lecornu, ministro delle Forze armate, membro di Les Rèpublicains (destra gollista). La posta in gioco, secondo l'alleato centrista Francois Bayrou - opposto al nome di Lecornu, "troppo a destra" - è quella di "riconquistare la fiducia tra il potere e i francesi, direi anche tra i francesi e la Francia, sempre più spaccati".
Pur trovandosi in una postura poco comoda e al centro di numerose critiche, anche nei ranghi della stessa maggioranza, i media ricordano che Borne è la seconda donna a ricoprire l'incarico di capo del governo nella storia della V Repubblica e, con i suoi 20 mesi già trascorsi a Matignon, ha già battuto il record di Edith Cresson, al potere da maggio 1991 ad aprile 1992, durante la presidenza del socialista Francois Mitterrand.
Intanto, come se niente fosse, dopo la pausa per le feste di fine anno, oggi i ministri tornano al lavoro con diversi di loro che rivolgeranno messaggi di auguri e saluti istituzionali. Tra questi c'è il ministro dell'Economia e delle Finanze, Bruno Le Maire, numero due del governo, che ha respinto la candidatura alle elezioni europee di giugno e, secondo diverse indiscrezioni, alla poltrona di Matignon.
Il ministro della Pubblica istruzione, Gabriel Attal, ha invece annullato il suo discorso di auguri, atteso per oggi, alla luce dell'incertezza e dei tempi allungati per il rimpasto.
Secondo un recente sondaggio, il 36% dei francesi vorrebbe che il popolare Attal venisse nominato alla successione di Borne, ricevuta ieri all'Eliseo per un'ora. È stata già confermata l'agenda molto densa della premier, incentrata su tematiche importanti, tra cui il maltempo devastante nel Nord Pas de Calais, dove incontrerà alcune delle vittime, l'arrivo di un'ondata di freddo polare sulla Francia, e l'inaugurazione del nuovo organismo France Travail, per la ricerca di un'occupazione e le procedure amministrative legate alla disoccupazione.
Inoltre per mercoledì è stato convocato il primo consiglio dei ministri del 2024, salvo cambiamento dell'ultimo minuto. Secondo fonti concordanti, alla fine all'interno stesso dell'esecutivo i cambiamenti potrebbero essere più limitati di quanto prospettato, del resto come già successo lo scorso luglio, quando l'atteso rimpasto ha portato ad aggiustamenti ridotti, "senza dare nuovo slancio alla seconda metà del mandato di Macron", ricordano gli analisti politici.
Denunciando la "deriva personale del potere" del presidente francese, l'europarlamentare di corrente socialista Raphael Glucksmann ha dichiarato di "sapere qual è il nome del futuro premier: è Emmanuel Macron". Rivolgendosi al titolare dell'Eliseo, Glucksmann ha parlato di "un'attesa diventata insostenibile" e ha invitato Macron a "smetterla con questo gioco del rimpasto", ironizzando che "sarà sempre lui il nuovo ministro degli Esteri, della Difesa, della Cultura".
Intervenuto sull'emittente France2, l'ex capolista socialista ha insistito sul fatto che "il presidente deve presiedere e il governo deve governare", in linea con gli impegni elettorali presi da Macron, ovvero "rispettare le istituzioni e modernizzare il Paese".
Bone sale all'Eliseo
La premier francese Elisabeth Borne è arrivata nel primo pomeriggio all'Eliseo: lo constatano giornalisti di Afp secondo cui la prima ministra sarebbe arrivata in macchina, sola, con un dossier sotto braccio. Nel Paese c'è un clima di grande attesa per un rimpasto di governo del presidente Emmanuel Macron. Secondo le indiscrezioni la posizione della Borne sarebbe in bilico e potrebbe essere sostituita da un nuovo premier.
La premier ha avuto un colloquio con il presidente Macron di circa un'ora per poi lasciare il Palazzo presidenziale. Al momento non ci sono notizie sui contenuti del colloquio ma sono sempre più insistenti le voci di un rimpasto di governo che includere anche la fuoriuscita della premier. Tra i nomi circolati quello più gettonato nelle ultime ore è quello di ministro dell'Educazione Gabriel Attal. Possibili anche le scelte di Julien Denormandie, ex ministro dell'Agricolture ed esponente storico di 'En Marche', e di Sebastien Lecornu, ministro delle Forze armate, membro di Les Republicains.