AGI - La Turchia insiste per un cessate il fuoco permanente a Gaza e riallaccia i fili del dialogo con gli Stati Uniti. Oggi il segretario di Stato americano Antony Blinken ha avuto un incontro di quasi due ore a Istanbul con il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan, durante il quale diversi sono stati i temi toccati. In base a quanto reso noto da funzionari del ministero degli Esteri di Ankara, Fidan ha colto l'occasione per rinnovare agli Stati Uniti l'invito a intervenire "con urgenza" per giungere a un cessate il fuoco permanente nella Striscia di Gaza.
La Turchia non ha mai risparmiato critiche per il duro intervento di Israele e chiede che la popolazione civile possa avere accesso agli aiuti umanitari. Fidan ha ribadito la necessità di avviare un processo politico che porti alla creazione di uno Stato palestinese, "unica via per la pace". Altro argomento sul tavolo l'ingresso della Svezia nella Nato. Gli Stati Uniti premono, ma Ankara oggi ribadisce che "l'ultima parola spetta al parlamento".
La partita degli F16
La ratifica era stata inizialmente prevista nei lavori parlamentari della prima settimana di gennaio, salvo poi subire un rinvio. Manca solo il via libera del parlamento ed è difficile che, a questo punto, non arrivi. Il via libera è legato a doppio filo alla cessione di 40 jet da guerra F16 di fabbricazione americana e 40 kit per la modernizzazione della flotta di Ankara, attesi da più di due anni.
A Blinken oggi Fidan ha dichiarato che la Turchia si aspetta "la finalizzazione del processo di cessione". In questo caso manca il via libera del Congresso Usa, ma l'allargamento alla Svezia dovrebbe sbloccare la situazione.
Dal Ministero degli Esteri turco fanno sapere che durante l'incontro di oggi Fidan ha rinnovato l'impegno della Turchia a mediare tra Russia e Ucraina per riaprire il 'corridoio del grano', un passaggio sicuro attraverso il Mar Nero per far partire i beni alimentari bloccati nei porti ucraini. Altri argomenti dell'incontro tra i due ministri la situazione in Iraq e nel Caucaso, dove negli ultimi anni la situazione tra Armenia e Azerbaigian, stretto alleato di Ankara, è spesso degenerata in scontri. Negli ultimi mesi un fragile accordo garantisce la pace tra i due Paesi, con la restituzione all'Azerbaigian delle terre contese. Un'intesa che pero non è stata accettata da diversi partiti politici armeni.
Fidan e Blinken si sono incontrati per la terza volta dal 7 ottobre, giorno che ha segnato l'inizio del conflitto in Medio Oriente e che ha portato alla durissima reazione di Israele su Gaza. Dopo l'incontro con il ministro degli Esteri, Fidan ha avuto un colloquio di circa due ore con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan.
Due ore di colloquio tra Blinken ed Erdogan
L'incontro a porte chiuse tra il presidente turco e il segretario di Stato americano è durato quasi due ore. Il faccia a faccia è avvenuto in una delle residenze presidenziali di Istanbul, alla presenza dei numeri uno dei servizi segreti dei due Paesi, Ibrahim Kalin per la Turchia e Jeffry Flake in rappresentanza della Cia.
In base a quanto reso noto dal ministero degli Esteri di Ankara, il dialogo tra Fidan e Flake ha avuto come principali argomenti le operazioni militari israelian, la crisi umanitaria in corso nella Striscia di Gaza e l'allargamento Nato alla Svezia.
Si tratta della prima tappa della missione che porterà Blinken in diversi Paesi del Medio Oriente e del Mediterraneo nei prossimi giorni. Il capo della diplomazia Usa sta per partire alla volta della Grecia e lunedì sarà in Israele.