AGI - Jacques Delors, ex presidente della Commissione europea, padre dell'euro e figura di riferimento della sinistra francese, è deceduto all'eta' di 98 anni. "E' morto questa mattina nella sua casa di Parigi, nel sonno", ha reso noto alla France Presse la figlia, Martine Aubry, oggi sindaco socialista della città francese di Lilla.
Politico ed economista francese, Delors aveva guidato la Commissione negli anni cruciali della costruzione europea, dal 1985 al 1994. Sono gli anni del grande sogno comunitario alimentato dalla caduta del Muro di Berlino (1989), dall'adozione del Trattato di Maastricht (!992) e dalla prospettiva di un'Unione sempre più integrata sul piano economico, con la nascita della moneta unica (2002), e politico.
Nonostante il favore dei sondaggi, Jacques Delors deluse le speranze della 'gauche' francese rifiutando di candidarsi alle elezioni presidenziali del 1995, con una spettacolare rinuncia in televisione, davanti a 13 milioni di spettatori, durate la popolare trasmissione "7 sur 7" condotta da Anne Sinclair, allora conduttrice di punta del primo canale francese Tf1.
Delors fu il presidente della Commissione europea per tre mandati consecutivi, caso finora unico. Spettatore privilegiato della fine dell'Unione Sovietica e protagonista indiscusso dei grandi cambiamenti europei intervenuti dopo quell'evento di portata storica (primo fra tutti il cosiddetto big bang del 2004, il primo grande allargamento a Est dell'Ue), sotto la sua guida venne istituito il mercato unico, venne riformata la politica agricola comune (Pac) e furono firmati l'Atto unico europeo, gli accordi di Schengen e soprattutto il Trattato di Maastricht, che istituì l'Unione europea e la moneta unica europea, l'euro.
Il presidente francese Emmanuel Macron ha prontamente reso omaggio all'uomo di stato che ha guidato i destini della Francia e dell'Europa, al fervente combattente che non ha mai smesso di lottare per un mondo più giusto, ma soprattutto all'infaticabile "artigiano della nostra Europa".
Homme d’État au destin français.
— Emmanuel Macron (@EmmanuelMacron) December 27, 2023
Inépuisable artisan de notre Europe.
Combattant pour la justice humaine.
Jacques Delors était tout cela.
Son engagement, son idéal et sa droiture nous inspireront toujours. Je salue son œuvre et sa mémoire et partage la peine de ses proches. pic.twitter.com/3D5FBvdduh
Anche diverse personalità europee di spicco gli hanno reso omaggio su X. Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha riconosciuto in lui un "grande francese e grande europeo, passerà alla storia come uno dei costruttori della nostra Europa" in sintonia con la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, che ha dichiarato che con la morte di Delors l'Unione europea ha "perso un gigante". "Generazioni di europei continueranno a beneficiare della sua eredità", ha affermato in un post diffuso su X.
Avec le décès de Jacques Delors, l’UE perd un géant.
— Roberta Metsola (@EP_President) December 27, 2023
Dernier citoyen d’honneur de l’Europe, il a travaillé sans relâche, en tant que Président d’@EU_Commission & membre d’@Europarl_FR, pour une Europe unie.
Des générations d’Européens continueront de bénéficier de son héritage. pic.twitter.com/ytPxsojmRq
Mentre l'Europa piange uno dei suoi grandi artefici e la stagione delle grandi speranze che incarnò, sono arrivati anche dall'Italia numerosi messaggi di cordoglio. "Delors è stato un protagonista della storia dell'Europa che egli ha saputo guidare nella stagione della sua costruzione, operando con Kohl e Mitterrand in un clima di profonda intesa tra Francia e Germania", ha rammentato Romano Prodi esprimendo sincero cordoglio con la sua "profondissima stima". "Quando fui indicato come Presidente della Commissione Europea ho avuto in lui non solo un amico, ma un prezioso consigliere", ha affermato ripensando con "rimpianto" a quegli anni "così importanti" della storia europea. Delors, ha sottolineato ancora Prodi "ci lascia un grande insegnamento: la ricerca dell'unità, la sola che ci consentirà di realizzare in modo compiuto il grande sogno europeo"
"Da convinto federalista, da socialista, ha sempre spinto per un'Unione più politica, necessaria per mettere in comune risorse e competenze per affrontare sfide che non conoscono confini nazionali". Il messaggio consegnato da Delors, secondo la segretaria del Pd Elly Schlein, "valeva quando era presidente della Commissione europea, trent'anni fa e vale ancora di piu' oggi". "Quei principi cui Delors ha dedicato una vita di impegno politico e istituzionale, la democrazia, la libertà, la solidarietà, non vanno mai dati per scontati e anzi la loro effettiva realizzazione ci chiama a un impegno quotidiano per costruire un'Europa più giusta, più verde e più sociale insieme", ha concluso Schlein.
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