AGI - Il Natale un po' dappertutto è gioia, festa e calore in famiglia. Ma anche una moltitudine di riti e tradizioni che affondano le radici nel tempo. Non c'e' bisogno di intraprendere lunghi viaggi per rendersene conto. Anche restando nel nostro 'Vecchio Continente' si può realizzare come dietro la festa più bella dell'anno, la festa di Babbo Natale, si nascondano un sacco di curiosità. 'Stranezze' che qualche volta sono sorprendenti, altre volte assolutamente inaspettate e per certi versi incomprensibili.
In Svezia per esempio, i bambini aspettano con gioia non solo il loro jultomte (lo gnomo protettore di casa che porta i regali il 25 dicembre) ma anche la capra di Yule, una tradizione pagana probabilmente di origine vichinga che ha attecchito solo qui. Nelle piccole città e nei villaggi si appendono agli alberi oppure si decorano le case con queste tipiche caprette di paglia, segno di buon auspicio e protezione per la famiglia.
Questa tradizione è particolarmente sentita (e 'sviluppata') nella cittadina di Gävle, a nord di Stoccolma, dove dal 1966 il consiglio comunale fa costruire una capra di yule formato gigante, una sorta di monumento natalizio cittadino. La curiosità è che sulla carta è severamente proibito (e anche punito con tre mesi di detenzione) dare fuoco alla capra. Ogni anno, tuttavia, i cittadini si sbizzarriscono dando prova d'ingegno e furbizia per cercare di darle fuoco. Spesso l'operazione è riuscita!
La vigilia di Natale o il Capodanno possono diventare altrettanto inquietanti se ci si trova in Austria e in Romania. In questi paesi le capre o i caproni non sono ricostruiti in paglia ma sono personaggi travestiti in carne ed ossa. In Romania, gli uomini così travestiti (con maschere di legno e pelle di capra sul dorso) sono accompagnati da cantanti e sfilano per le strade delle città bussando alle porte per portare fortuna a chi vi abita. Il travestimento assume sembianze terrificanti in Austria dove non di rado, durante le festività, ci si può imbattere nei Krampus, creature demoniache terrificanti, con lunghe corna di capra in testa, 'addette' a spaventare i bambini che si sono comportati male durante l'anno.
In Repubblica Ceca, un'altra curiosa tradizione interessa le sole donne 'single' e prevede il cosiddetto 'lancio della scarpa' alla vigilia di Natale. Le ragazze si mettono con le spalle a una porta e lanciano la scarpa al di sopra della spalla. Se la scarpa atterra con la parte anteriore rivolta verso la porta significa che la stessa si sposerà nel nuovo anno.
In Portogallo, stranamente, anche a Natale prevale il culto dei 'morti'. La 'consoda' è la tradizione più popolare durante la colazione natalizia: la famiglia apparecchia la tavola anche per il parente defunto che non può più condividerla con loro. In alcuni casi i resti del pasto, lasciati per il defunto, vengono successivamente bruciati al fuoco. una sensazione così bella sapere che si continuerà a far parte dell'atmosfera familiare anche dopo la propria morte. Dopotutto, finché qualcuno pensa a voi, continuate a vivere.
Se in Italia la tradizione più curiosa coincide con l'arrivo della 'Befana' nel giorno dell'epifania, anche la Francia il 6 gennaio si regala la sua particolarità: il rito della Galette du rois, la deliziosa Torta dei Re Magi che nasconde una coroncina di carta o un piccolo bimbo in legno. Fortunato è chi si ritrova la sorpresa nella fetta che ha nel piatto.
In Finlandia, nel giorno di Natale (o la vigilia) ci si concede notoriamente una gradita sauna. Alcune famiglie addirittura decorano con festoni o lanterne anche il locale in legno dove con tutta la famiglia condividono questo momento di 'calore' eccezionale.
Una delle tradizioni più bizzarre in senso stretto è tuttavia quella del 'caganer' catalano, tradizione antichissima e risalente addirittura all'epoca barocca. Si tratta delle caratteristiche statuine del folklore catalano, raffigurante leader politici (ma anche persone in costume tipico) in posizione accovacciata, intenta a defecare. Statuette di questo tipo, considerate ovviamente dei porta fortuna, sono collocate nei presepi di questa regione, soprattutto nelle località Valenzane, oltre che nella vicina Andorra e nelle isole Canarie.