AGI - A sentire Francia e Germania verrebbe da dare per scontato l'accordo sul nuovo Patto di Stabilità e crescita alla riunione straordinaria dell'Ecofin in videoconferenza (dalle 16 fino a quando i Ventisette non raggiungeranno un accordo oppure si rassegneranno a non averne uno nemmeno questa volta).
Il ministro dell'Economia francese, Bruno Le Maire, e il ministro tedesco delle Finanze, Christian Lindner, hanno anticipato i lavori con una cena a Parigi (certamente non in videoconferenza) per limare gli ultimi dettagli dell'intesa. E hanno voluto mostrare tutto il loro ottimismo per l'esito, in un punto stampa convocato prima di prendere posto a tavola. "Sono molto felice di annunciarvi che siamo vicini a un accordo al 100% tra Francia e Germania", e "avremo questo accordo questa sera", ha detto Le Maire nel punto stampa con Lindner.
Nous avons ce soir un accord à 100% avec @c_lindner sur les nouvelles règles du Pacte de stabilité et de croissance : excellente nouvelle pour l’Europe, qui permettra de garantir des finances publiques saines et l’investissement dans le futur Ecofin demain !
— Bruno Le Maire (@BrunoLeMaire) December 19, 2023
"Abbiamo lavorato molto con gli amici italiani, in particolare con il ministro Giancarlo Giorgetti. Siamo sulla stessa linea con l'Italia. Ed è un'ottima notizia di avere Francia, Germania e Italia allineati", ha aggiunto. Lo stesso Lindner si è detto ottimista. "Abbiamo già avuto un colloquio oggi con il nostro collega italiano e sono quindi fiducioso che si possa effettivamente raggiungere un accordo politico nella riunione straordinaria dell'Ecofin", ha confermato.
Direct | Point presse de @BrunoLeMaire et de Christian Lindner @c_lindner https://t.co/HbtNLBc0Y4
— Ministère de l'Économie et des Finances (@Economie_Gouv) December 19, 2023
"Abbiamo parlato molto intensamente negli ultimi due anni, negli ultimi mesi e ancora più intensamente nelle ultime settimane. Abbiamo avvicinato le posizioni tedesca e francese. Crediamo che un'intesa franco-tedesca permetterà anche ad altri di dire si', siamo d'accordo su questa proposta", ha ribadito il leader dei liberali tedeschi che guida il gruppo dei frugali a Bruxelles. "Un grande cambiamento è derivato dal fatto che le soglie di sicurezza di cui abbiamo bisogno per la riduzione del deficit e del debito sono ora di comune accordo e che abbiamo trovato un modo in cui il braccio correttivo del Patto di stabilità, vale a dire le procedure di deficit eccessivo, non debba essere toccato nel testo giuridico, ma vi sono flessibilità per alcuni casi che dovrebbero essere utilizzati. E quella potrebbe essere una landing zone comune", ha spiegato.
Tradotto: viene confermata una flessibilità temporanea per il 2025-2027 per i Paesi sotto procedura di poter tenere in considerazione le spese per gli interessi del debito nel conteggio del deficit. Non sarà un valore assoluto per tutti ma verrà concordato caso per caso con la Commissione europea nell'ambito della valutazione dei piani di rientro dal debito. Sempre in apertura della procedura d'infrazione verranno tenute in considerazione gli investimenti fatti per la difesa. Niente golden rule per il green o innovazione.
Per il ministro tedesco la parte che riguarda il cosidetto 'braccio correttivo' è ormai definita. Bisogna lavorare sul 'braccio preventivo', ossia sulle soglie di deficit che devono garantire ai Paesi non andare sopra il 3%. "C'è possibilità che venga raggiunto l'accordo politico. Mancano solo due elementi da definire: la velocità di allineamento alla soglia del deficit e la soglia massima di scostamento dalla spesa", ha spiegato un alto funzionario dell'Unione europea che sta lavorando alla preparazione della riunione.
Finora l'obiettivo del deficit per chi ha un rapporto debito/Pil superiore al 90% sarà più severo e dovrà stare attorno all'1,5%, mentre chi ha un debito inferiore (ma sopra il 60%) potrà aumentare il proprio al 2%. Il taglio medio annuo del debito per i Paesi più indebitati dovrà essere invece pari a un punto di Pil, mentre quelli con un rapporto debito/Pil inferiore al 90% potrebbe essere limitato a mezzo punto.
"Alcune questioni tecniche necessitano di essere chiarite: dobbiamo ancora concordare alcuni numeri, ma sono estremamente fiducioso che riusciremo a raggiungere questo obiettivo stasera e che ne porteremo molti altri con noi lungo il percorso", ha assicurato Lindner che ribadisce comunque come Berlino non farà sconti.
"La Germania non accetterebbe regole che non sono rigide, nel senso che sono credibili, sufficienti ed efficienti per portare a livelli di debito più bassi e a un percorso affidabile per ridurre i deficit e penso che ciò che otterremo sarà esattamente questa landing zone: consentiamo gli investimenti, manteniamo uno spazio fiscale per le riforme strutturali, ma rispetto alle vecchie regole, le nuove porteranno ad abbassare tali livelli di debito e abbassare i deficit. Le vecchie regole sono rigorose sulla carta, ma non nell'applicazione", ha evidenziato.