AGI - Il presidente della Somalia scende in campo per difendere il figlio, accusato di essere fuggito all'estero dopo aver provocato un incidente stradale in cui è morto un uomo.
"Mio figlio non è fuggito, tornerà presto dalla Turchia", ha detto Hassan Sheikh Mohamud, chiamato a chiarire la posizione del figlio Hasan, il cui nome è finito su un mandato di cattura emesso dalla procura generale di Istanbul. "Ha avuto da fare all'estero e tornerà per rispondere delle accuse a proprio carico. È stato già scelto un avvocato che lo seguirà", ha dichiarato questa mattina il presidente somalo.
L'accusa, non ancora formalizzata, è di omicidio colposo e su Hasan Sheikh Mohamud pende un mandato di cattura internazionale divenuto un caso diplomatico. Il figlio del capo di Stato somalo è accusato di aver provocato la morte di un corriere mentre era alla guida della propria auto lo scorso 30 novembre; la sua fuga all'estero ha creato polemiche negli scorsi giorni sui social media del Paese e fatto esplodere un caso. Il ministro della Giustizia di Ankara, Yilmaz Tunc, ha confermato questa mattina che "il sospetto presto sarà in Turchia per rispondere delle accuse a proprio carico".
Nello scontro causato dal figlio del presidente somalo è rimasto ferito Yunus Emre Gocer, 38enne padre di due figli. Trasportato in ospedale, Gocer è morto dopo 6 giorni di terapia intensiva. La polizia ha provato ripetutamente a mettersi in contatto con Hasan già prima del decesso del corriere, ma dopo ripetuti tentativi il figlio del presidente somalo è stato dichiarato irreperibile. "Il video in mano alla polizia mostra la colpevolezza assoluta del conducente dell'automobile", ha accusato Iyaz Cimen, avvocato della famiglia della vittima.
Turchia e Somalia hanno da anni relazioni privilegiate. Ankara ha costantemente incrementato l'interscambio commerciale con il governo di Mogadiscio e costruito nel Paese africano una università, un grande polo ospedaliero e anche una base militare. L'esercito turco porta avanti programmi di addestramento per i soldati locali, mentre il ministero dell'Educazione concede numerose borse di studio per permettere a giovani somali di studiare in Turchia. La collaborazione potrebbe presto riguardare anche lo sfruttamento delle risorse di idrocarburi al largo del Corno d'Africa.