AGI - Si è spenta all'età di 90 anni Juanita Castro, sorella di Fidel e Raul, convinta anticomunista che lavorava per la Cia. A dare la notizia su Instagram è stata la giornalista Maria Antonieta Collins, coautrice del libro con Juanita Castro intitolato "Fidel e Raùl, i miei fratelli. The Secret History", uscito nel 2009.
La donna è deceduta lunedì in Florida, dove si stabilì quasi 60 anni fa, dopo aver lasciato l'isola di Cuba.
"Juanita Castro era davanti a noi nel cammino della vita e della morte, donna eccezionale, combattente instancabile per la causa della sua Cuba che amo così tanto", ha scritto Collins. Nella sua isola nativa autorità e media hanno reso nota la sua morte solo poche ore fa.
Nel suo libro Juanita Castro, convinta anticomunista, scrisse di aver iniziato a collaborare con la Cia poco dopo che gli Stati Uniti avevano fallito l'invasione della Baia dei Porci nel 1961. Inizialmente aveva sostenuto gli sforzi dei suoi fratelli maggiori per rovesciare il dittatore Fulgencio Batista: lei stessa raccolse fondi e prese parte all'acquisto di armi. Successivamente però rimase delusa dalla decisione di Fidel Castro di estromettere dal governo quanti non erano pienamente d'accordo con la sua linea intransigente.
La casa di Juanita divenne allora un santuario per gli anticomunisti e Fidel cominciò ad usare toni duri contro la sorella, diffidandola dallo stare vicino a quanti si opponevano alla rivoluzione. Rimase sull'isola fin quando la madre era viva, convinta che questo la proteggesse dalla piena ira di Fidel, ma dopo la sua morte, nel 1963, fuggì da Cuba per non rischiare la vita. Raul la aiutò a ottenere un visto per il Messico e da allora non ha mai più rivisto i suoi fratelli.
"I miei fratelli hanno fatto di Cuba un'enorme prigione circondata dall'acqua. Il popolo è inchiodato su una croce di tormento imposta dal comunismo internazionale", disse Juanita al suo arrivo in Messico. I suoi primi contatti con la Cia risalgono al 1961, durante un viaggio a Città del Messico, allacciati grazie alla moglie dell'ambasciatore del Brasile a Cuba, che la convinse ad incontrare un ufficiale dei servizi Usa. Secondo quanto testimoniato nel suo libro, avrebbe detto all'agente in questione che non voleva soldi e che non avrebbe sostenuto alcuna violenza contro i suoi fratelli o altri.
La Cia usò Juanita per contrabbandare messaggi, documenti e denaro a Cuba nascosti all'interno di prodotti in scatola. Comunicavano con lei tramite radio a onde corte, suonando un valzer e una canzone dell'opera Madame Butterfly come segnale che i suoi addestratori avevano un messaggio per lei. Poichè il suo lavoro per la Cia era clandestino e non pubblicamente noto, molti esuli cubani temevano che fosse una spia comunista quando arrivò negli Stati Uniti un anno dopo.
In seguito ha contribuito a fondare un'organizzazione no-profit sostenuta dalla Cia che ha lavorato contro il governo Castro. Alla fine si stabilì a Miami e scelse di trascorrere una vita tranquilla: gestiva una farmacia di Little Havana e divenne un membro rispettato della comunità cubano-americana. Nel 1984 ottenne la cittadinanza statunitense.
"Era seria ma sempre gentile, rispettosa e coraggiosa. Essendo la sorella dei dittatori cubani, ha sempre cercato di evitare che il suo background familiare interferisse con i suoi connazionali cubani qui a Miami", ha testimoniato Luis Zùniga Rey, prigioniero politico a Cuba prima di essere espulso nel 1988. Quando i gravi problemi di salute di Fidel, nel 2006, portarono a festeggiamenti di piazza a Little Havana, Juanita Castro non ne fu felice.
"Allo stesso modo in cui le persone manifestano e festeggiano, io mostro tristezza. Rispetto la posizione di chiunque sia felice per i suoi problemi di salute, ma anche loro devono rispettare me. È la mia famiglia. Sono i miei fratelli. Non importa. Siamo separati per ragioni politiche, ragioni ideologiche, ma questo è tutto", disse allora la sorella Castro. Fidel Castro governò Cuba fino al 2008, quando cedette il potere a Raul, fino ad allora suo secondo in comando. Nel 2016 sono morti sia Fidel Castro, 90 anni, che il fratello maggiore Ramon che ne aveva 91. Raul, oggi 92enne, è in pensione dopo aver governato Cuba per un decennio.