AGI - Giornata altamente simbolica per Notre-Dame de Paris: con l'aiuto di una gru, la croce della cattedrale è stata installata a un'altezza di 96 metri, in cima alla 'Flèche', la guglia-simbolo del monumento più importante di Francia, devastato dall'incendio del 15 aprile 2019.
Tutto il Paese ha seguito commosso la diretta, puntualmente trasmessa dai media d'Oltralpe, che hanno seguito attentamente la delicata operazione di montaggio della croce, 48 ore prima della visita sul posto del presidente Emmanuel Macron. "È un assemblaggio di pezzi di legno su superfici ricoperte da lastre di piombo, estremamente delicato", ha sottolineato l'entourage del capo di Stato evidenziando come la sua visita al cantiere, questo 8 dicembre, sia ampiamente giustificata dall'importanza del momento ovvero "dall'imminente completamento dei lavori di restauro della guglia".
La guglia è stata ridisegnata dopo quella progettata da Viollet-le-Duc, che si ergeva nello skyline di Parigi dalla fine del XVIII secolo, ed è sormontata da una corona, una croce e un galletto che "non è ancora stato sostituito", ha reso noto l'Eliseo, e "sarà benedetto" secondo la tradizione cattolica "nei prossimi giorni, durante una cerimonia separata dalla visita di venerdì".
Alla fine del mese scorso, la Ville Lumiere ha salutato fiduciosa l'imponente impalcatura all'interno della quale si stava innalzando la guglia la cui sagoma era già percepibile nonostante la gabbia metallica montata attorno. Prima di Natale, in cima alla guglia che è stata ricostruita identica all'originale, sarà quindi collocato anche l'iconico gallo di Francia e la corona. Quelli precedenti, danneggiati irrimediabilmente dalle fiamme, saranno esposti al Museo dedicato ai capolavori dell'arte gotica, costruito tra il XII e il XIV secolo. In realtà il cielo di Parigi è cambiato dal 28 novembre, quando e stata allestita l'impalcatura che sorregge la nuova guglia di Notre-Dame, ricostruita identica a quella originale.
I lavori andranno avanti comunque fino al 2029-2030, anche dopo l'inaugurazione, per completare il restauro degli archi rampanti della navata centrale e del coro.
"Notre-Dame de Paris è sulla via della resurrezione, e la sua rinascita incarna quella della speranza per la Chiesa cattolica, ma anche per la società nel suo insieme", ha dichiarato al quotidiano Le Point Monsignor Olivier Ribadeau-Dumas, rettore della cattedrale e dei santuari di Lourdes.
Durante la sua visita, dopo domani, il presidente Macron si confronterà con l'arcivescovo di Parigi, Monsignor Ulrich, che ha proposto delle vetrate contemporanee per le cappelle laterali della navata, per ricordare il periodo dell'incendio e della ricostruzione. Sarà l'occasione per il titolare dell'Eliseo di "avvicinarsi alla guglia" e rendere un "omaggio speciale al generale Georgelin", il cui nome sarà inciso nel legno della freccia, per omaggiare colui e' stato responsabile dei lavori fino al suo decesso, lo scorso agosto in un incidente in montagna, all'eta' di 74 anni.
"Il Presidente visiterà anche la navata centrale e il cuore della cattedrale" per ammirare il restauro delle vetrate, ha precisato l'Eliseo anticipando che con tutta probabilità Macron in quest'occasione si esprimerà anche sul progetto della creazione di un museo di Notre-Dame, sull'Ile de la Cité.