AGI - Da oggi, primo dicembre, le donne francesi vittime di violenza coniugale potranno domandare un aiuto finanziario pubblico. Una misura straordinaria, che il governo aveva presentato tra i cosiddetti "premi di Natale", ovvero le esenzioni e i bonus che Matignon tradizionalmente dispone nell'ultimo mese dell'anno a titolo di aiuti extra destinati alle fasce sociali più disagiate.
La novità di quest'anno, prontamente ricordata dalle emittenti d'Oltralpe, è proprio l'introduzione dell'assegno per le vittime di violenza domestica. Una misura fortemente voluta dalla ministra per la Solidarietà e la Famiglia, Aurore Bergè, a fronte di dati, anche in Francia sempre più allarmanti, su questo particolare crimine. Dati che peraltro indicano, aveva evidenziato la ministra, come le donne facciano mediamente ritorno a casa anche sette volte, dopo aver subito violenza, prima di trovare la forza (e le risorse) per abbandonare definitivamente il tetto coniugale.
"Les femmes victimes de violences conjugales font en moyenne 7 allers retours avant de partir définitivement.
— Aurore Bergé (@auroreberge) November 20, 2023
Dès le 1er décembre, partout en France, elles auront accès à une aide d'urgence délivrée par les CAF. Simple, rapide, pour être là au bon moment." pic.twitter.com/Ea8s6dhmZt
A partire dal primo dicembre, dopo averne fatto regolare domanda, queste donne potranno ricevere un sostegno finanziario d'importo mediamente pari a 600 euro (modulabile in base al reddito e al numero di figli). L'aiuto - precisa Tf1 - sarà versato automaticamente in un'unica soluzione, entro un massimo di tre-cinque giorni dalla data di presentazione della domanda alla Caisse d'allocation familiale, l'organismo pubblico francese preposto all'erogazione degli aiuti famigliari.
Gli assegni, secondo le stime del governo, dovrebbero variare da un minimo di 250 euro a oltre 1.300 euro, cifre che saranno erogate alle vittime che ne faranno domanda allegando la loro denuncia di violenza presentata in polizia o l'ordine disposto dal giudice di allontanamento del coniuge. L'obiettivo della "misura d'emergenza", così l'ha definita la ministra Bergé, "è quello di consentire alle persone di lasciare la propria casa senza danni economici" ma anche fare in modo che sempre più vittime possano concretamente accedere, grazie alla semplificazione dell'iter di richiesta, a queste risorse.
Oltralpe la risposta al provvedimento è stata ampiamente positiva. In generale, si ritiene infatti che l'arrivo dell'assegno per le vittime di violenza domestica sia un passo importante nella lotta a un fenomeno che in quasi tutti i Paesi europei ha generalmente registrato un sensibile aumento.
Nel 2022 in Francia sono stati segnalati circa 244.300 casi di violenze principalmente subite da donne, con un aumento del 15% rispetto al 2021.