AGI - Una maxi truffa finanziaria sta agitando in questi giorni il calcio turco con il nome di 'Fondo Terim'. Una ex dirigente bancaria rischia 226 anni di carcere per aver raccolto circa 40 milioni di euro in un fondo poi sparito nel nulla.
Tra le circa 20 vittime della maxi truffa nomi illustri del calcio turco, noti anche al pubblico italiano come appunto l'ex allenatore di Fiorentina e Milan Fatih Terim, che ha dato nome allo scandalo, l'ex centrocampista di Inter e Newcastle Emre Belozoglu, l'ex ala di Atletico Madrid e Barcellona Arda Turan, l'ex portiere della Lazio, ora al Galatasaray, Fernando Muslera, e l'ex capitano della nazionale turca Selcuk Inan.
Terim, che ha allenato anche la nazionale turca, avrebbe perso più di 3 milioni di dollari; il più colpito dall'operazione è pero Turan. L'ex stella dell'Atletico Madrid avrebbe visto evaporare più di 13 milioni di dollari. "I soldi messi da parte con l'impegno e il sudore di anni sono spariti in un attimo", ha detto Turan.
Attratti dalla prospettiva di moltiplicare i propri guadagni, calciatori e imprenditori avevano creduto alle promesse di Secil Erzan, imputata principale del processo ed ex direttrice esecutiva della Denizbank di Levent, centro finanziario di Istanbul.
La stessa Erzan, insieme ad altre sei persone, è finita sotto la lente della magistratura lo scorso aprile, quando l'inchiesta ha preso piede nel silenzio e nella riservatezza più totale, al punto che lo scandalo è esploso solo negli ultimi giorni con l'inizio del processo.
L'accusa, confermata in questi giorni dalla procura di Istanbul, è di 'frode aggravata' e 'falso'. La promessa di guadagni di circa il 40% su base settimanale ha ingolosito ingenui giovani calciatori milionari. Tuttavia in Turchia ha fatto scalpore il fatto che tra i truffati figuri una 'vecchia volpe' come Fatih Terim.
Non è un caso che nel Paese si parli del 'fondo Terim'. Figura iconica del calcio turco, oltre alla già citata esperienza in Italia 'l'Imperatore' ha a piu' riprese allenato la nazionale della Mezzaluna, guidandola a una semifinale europea nel 2008, e il Galatasaray, con cui ha conquistato la Coppa Uefa nel 2000. Unico successo in campo internazionale nella storia del calcio turco.
Da quanto emerso dalle indagini la principale indagata Secil Erzan utilizzava il nome di Terim per convincere gli altri calciatori dell'affidabilità dell'investimento. Sia Turan che Emre, Muslera e Inan sono stati tutti agli ordini del carismatico tecnico.
Quest'ultimo con una nota ha ammesso di conoscere Erzan da anni ma ha negato qualsiasi forma di connivenza con i truffatori e rivelato di aver investito 3 milioni di euro circa. A conferma della parole del tecnico il fatto che il suo nome non figuri tra gli imputati del processo iniziato pochi giorni fa e che i suoi soldi siano spariti con il resto del fondo.
Lo scandalo ha però causato una tempesta di polemiche in Turchia. Polemiche che riguardano l'affidabilità del sistema bancario e il processo, che non si è al momento allargato ai vertici della banca. DenizBank è una delle banche più popolari del Paese, fino al 2018 controllata dalla russa Sberbank, e poi venduta a un fondo degli Emirati Arabi Uniti.
Un fondo privato in cui appare difficile che una truffa di questa portata possa essere frutto dell'iniziativa di una sola persona, Secil Erzan, attualmente al banco degli imputati insieme a sei figure di profilo non alto.
Uno scandalo arrivato fino al presidente Recep Tayyip Erdogan. In base a quanto riportato dal giornalista Fatih Altayli, infatti, Emre Belozoglu e Arda Turan, forti di un rapporto personale con il leader turco, lo avrebbero contattato per chiedere di intervenire nella questione.
I due ex calciatori, attualmente tecnici, avrebbero chiesto a Erdogan aiuto per ottenere la restituzione dei soldi investiti. Telefonate che hanno sollevato polemiche nel Paese. I due infatti avrebbero preferito utilizzare la conoscenza del presidente piuttosto che agire direttamente per vie legali.