AGI - La tregua tra Israele e Hamas è stata prorogata per consentire il rilascio di altri ostaggi e detenuti palestinesi e l'ingresso di aiuti nella Striscia di Gaza, dove la situazione umanitaria rimane "catastrofica". In vigore da venerdì mattina, l'accordo negoziato dal Qatar, con il sostegno di Egitto e Stati Uniti, ha consentito finora il rilascio di 50 ostaggi detenuti da Hamas nella Striscia di Gaza e di 150 palestinesi imprigionati in Israele. Inoltre, altri 19 ostaggi, per lo più lavoratori stranieri in Israele, sono stati rilasciati da Hamas, ma al di fuori di questo accordo che, in linea di principio, sarebbe dovuto durare quattro giorni, fino alle prime ore di oggi.
Don’t let Hamas fool you. pic.twitter.com/RRLrfL1n3Z
— Israel Defense Forces (@IDF) November 28, 2023
Poche ore prima della scadenza del termine, Stati Uniti e Qatar hanno annunciato la proroga di altri due giorni, fino alle 5 di giovedì, ora italiana, durante i quali dovrebbero essere rilasciati circa 20 ostaggi e 60 prigionieri palestinesi. "Le parti palestinese e israeliana hanno raggiunto un accordo per prolungare la pausa umanitaria a Gaza per altri due giorni", ha detto in una nota il portavoce diplomatico del Qatar, Majed al Ansari.
Secondo i media israeliani il governo di Netanyahu ha già ricevuto una lista di dieci ostaggi che il gruppo islamico avrebbe rilasciato nel corso della giornata, senza però rivelarne i nomi.
Di notte, undici ostaggi israeliani erano stati rilasciati nella Striscia di Gaza, di cui sei provenienti da famiglie argentine: una madre e le sue due figlie adolescenti e la moglie di un argentino ancora tenuto prigioniero e le sue figlie gemelle di tre anni. Poco dopo, Israele ha rilasciato 33 palestinesi dalle sue prigioni. A Betania, in Cisgiordania, l'accoglienza dei prigionieri rilasciati si è conclusa con scontri con le forze di sicurezza israeliane in cui due giovani palestinesi sono stati uccisi.
Prima del prolungamento della tregua, l'ufficio del primo ministro israeliano ha approvato l'inserimento di “50 prigionieri” nella lista delle persone che potrebbero essere rilasciate, tra cui Ahed Tamimi, giovane icona della causa palestinese. Il prolungamento della tregua dovrebbe consentire l'ingresso di nuovi camion carichi di aiuti nella Striscia di Gaza, assediata e devastata da sette settimane di offensiva israeliana.
"La situazione umanitaria a Gaza rimane catastrofica e richiede l'urgente ingresso di ulteriori aiuti in modo fluido, prevedibile e continuo per alleviare la sofferenza insopportabile dei palestinesi a Gaza", ha affermato l'inviato delle Nazioni Unite per il Medio Oriente Tor Wennesland. La tregua ha offerto tregua agli abitanti di Gaza, ma la situazione umanitaria rimane “pericolosa” e i bisogni “senza precedenti”, ha stimato l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa).
Il capo di Hamas incontrò gli ostaggi israeliani dopo l'attacco del 7 ottobre
Il leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, incontrò alcuni ostaggi israeliani nella Striscia nei giorni successivi all'attacco del 7 ottobre. Lo ha riferito una delle sequestrate liberata nei giorni scorsi ai familiari. Secondo il suo resoconto, il capo del Movimento islamico nell'enclave palestinese si recò nel tunnel dove erano prigionieri, si accertò delle loro condizioni e in un ebraico fluente li rassicurò che non sarebbe stato fatto loro del male e che sarebbero stati liberati in uno scambio di prigionieri.
Francia, serve lunga tregua per lavoro politico
"Serve una tregua di lunga durata che possa permettere di distribuire gli aiuti umanitari, che possa consentire anche la liberazione di tutti gli ostaggi e che possa permettere di lavorare per il cessate il fuoco. È necessario perchè bisogna rilanciare una prospettiva politica. La pace e la sicurezza nella regione arrivano con una soluzione politica. Voglio ricordare il diritto di Israele a difendersi, ma il dovere di questo Paese come di qualsiasi altro è di difendersi nel pieno rispetto del diritto umanitario internazionale". Lo ha dichiarato la ministra degli Esteri della Francia, Catherine Colonna, al suo arrivo alla riunione dei ministri degli Esteri dei Paesi alleati. "Da diverse settimane il presidente della Repubblica, il governo, io stessa, non smettiamo di chiedere una tregua, una pausa che sia duratura", ha ricordato.
Un aereo privato del Qatar atterra di nuovo in Israele
Un aereo privato del Qatar, che sabato scorso ha portato in Israele membri di una delegazione ristretta, è tornato nello Stato ebraico. Lo ha riferito Haaretz, ricordando come si tratti di un evento inusuale, dal momento che i due Paesi non hanno relazioni diplomatiche.
Media, ostaggio israeliano morto in prigionia a Gaza
Un ostaggio israeliano, Ravid Katz, si ritiene che sia morto durante la prigionia a Gaza. Lo hanno riferito media israeliani, rilanciando un messaggio postato nella notte da un parente. "Ieri abbiamo ricevuto la brutta notizia che Ravid Katz, fratello di mia moglie Doron, non è più vivo dagli eventi del 7 ottobre", si legge nel post, accompagnato da una foto dell'uomo.
Usa mandano in Egitto tre aerei cargo con aiuti per Gaza
Gli Stati Uniti invieranno tre aerei militari in Egitto per portare aiuti umanitari a Gaza. Lo hanno annunciato alti funzionari statunitensi, secondo cui i cargo trasporteranno cibo, forniture mediche e attrezzature invernali.
Stoltenberg, bene estensione pausa
"Accolgo l'estensione della pausa nelle ostilità a Gaza. Ciò è stato permesso per dare più soccorso alle persone a Gaza e per il rilascio di altri ostaggi e anche per la consegna di più aiuto umanitario". Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, al suo arrivo alla riunione dei ministri degli Esteri dei Paesi alleati.