AGI - Sono cinque i gruppi armati palestinesi che si sono uniti ad Hamas nell’attacco sferrato il 7 ottobre contro Israele. Secondo la Bbc l'addestramento militare è andato avanti per tre anni, dal 2020, in esercitazioni congiunte a Gaza in un sito a meno di un chilometro dalla barriera che separa il territorio da Israele. Durante queste esercitazioni, l'ultima delle quali si è svolta appena 25 giorni prima dell'attacco, hanno simulato la presa di ostaggi, le incursioni nei complessi e lo sfondamento delle difese israeliane.
BBC Arabic e BBC Verify hanno raccolto prove che mostrano come Hamas abbia riunito le fazioni di Gaza per affinare i loro metodi di combattimento e, infine, eseguire un raid in Israele che ha gettato la regione nella guerra.
Il 29 dicembre 2020, il leader generale di Hamas Ismail Haniyeh ha dichiarato la prima delle quattro esercitazioni dal nome in codice 'Strong Pillar' un "messaggio forte e un segno di unità" tra le varie fazioni armate di Gaza.
Essendo il più potente dei gruppi armati di Gaza, Hamas era la forza dominante in una coalizione che riuniva altre 10 fazioni palestinesi in un'esercitazione in stile giochi di guerra supervisionata da una "sala operativa congiunta" istituita nel 2018 per coordinare il tutto sotto un comando centrale. Prima del 2018, Hamas si era formalmente coordinata con la Jihad islamica palestinese, la seconda fazione armata più grande di Gaza.
Hamas aveva anche combattuto a fianco di altri gruppi in precedenti conflitti, ma l’esercitazione del 2020 è stata la prima di quattro esercitazioni congiunte tutte documentate con video pubblicati sui social.
La BBC ha identificato visivamente 10 gruppi grazie alle loro fasce distintive e agli emblemi. Dopo l'attacco del 7 ottobre, cinque gruppi hanno pubblicato video che li mostravano mentre prendevano parte all'assalto. Altri tre hanno dichiarato su Telegram di aver partecipato.
Il ruolo di questi gruppi è diventato sempre più evidente man mano che cresce la pressione su Hamas affinché trovi decine di donne e bambini che si ritiene siano stati presi prigionieri da altre fazioni. Tre gruppi - la Jihad, le Brigate Mujahideen e le Brigate Al-Nasser Salah al-Deen - affermano di avere ostaggi israeliani.
Si dice che gli sforzi per estendere la tregua temporanea a Gaza dipendano dalla capacità di Hamas di localizzare gli ostaggi. Si stima che prima del 7 ottobre Hamas avesse circa 30.000 combattenti nella Striscia di Gaza e che potesse avvalersi di diverse migliaia provenienti da gruppi più piccoli.
Hamas è di gran lunga il più potente dei gruppi armati palestinesi, anche senza il sostegno di altre fazioni, il che suggerisce che il suo interesse nel galvanizzare le fazioni sia stato guidato dal tentativo di assicurarsi un ampio sostegno all’interno di Gaza almeno tanto quanto quello di rafforzarsi. L'IDF aveva stimato che 1.500 combattenti abbiano partecipato al raid del 7 ottobre, ma il numero è stato poi rivisto al rialzo in almeno 3.000.