AGI - La tregua tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza è entrata in vigore venerdì mattina e e dovrebbe portare nel pomeriggio al rilascio di 13 ostaggi, primo segnale di distensione dopo settimane di guerra. I 39 prigionieri palestinesi oggetto dello scambio con Hamas (24 usciti dalla prigione di Damoon e 15 da quella di Megiddo) hanno lasciato i centri di detenzione in cui sono rinchiusi, per essere trasportati nella prigione di Ofer, in Cisgiordania, in un convoglio superscortato.
Sono tutti donne e giovani uomini; e saranno rimessi in libertà, due ore dopo il rilascio degli ostaggi. Sul muro esterno del carcere è stato appeso uno striscione, con la bandiera israeliana e la scritta in ebraico in bianco e blu, "Uniti vinceremo". I 39 detenuti sono stati scelti da una lista di 300 donne e giovani compilata da Israele e sono accusati di vari reati, dal lancio di pietre al tentato omicidio (secondo la radio israeliana, c'e' anche chi e' stato accusato di tentato accoltellamento).
La stragrande maggioranza di loro è detenuta senza processo e la maggior parte di quelli nella lista sono adolescenti, il 40% con meno di 18 anni. Prima di uscire dovranno firmare una dichiarazione in cui si impegnano a non commettere più atti di terrorismo. Le loro famiglie si raduneranno nelle prossime ore in un vicino checkpoint per accoglierli.
All'alba, migliaia di persone fuggite nelle zone vicine al confine con l'Egitto si sono preparate a tornare alle proprie case, raccogliendo i propri averi in sacchetti di plastica e scatole di cartone.
⭕️Watch this important message from the IDF Spokesperson for Arab media, @AvichayAdraee, to the civilians of Gaza:
— Israel Defense Forces (@IDF) November 24, 2023
”The war is not over yet. The humanitarian pause is temporary. The northern Gaza Strip is a dangerous war zone and it is forbidden to move north. For your safety,… https://t.co/OmtxDYHIK3 pic.twitter.com/4gaJDxgy5I
Nel cielo, gli aerei israeliani avevano smesso di bombardare, ma lanciavano volantini di avvertimento: "La guerra non è finita (...) Il ritorno al nord è vietato ed è molto pericoloso".
Nel sud di Israele, quindici minuti dopo l'inizio della tregua, le sirene dei raid aerei sono state attivate in diverse città vicino al confine con Gaza, ha detto l'esercito senza fornire ulteriori dettagli.
Hamas ha annunciato "un completo arresto delle attività militari" per quattro giorni, durante i quali verranno rilasciati 50 ostaggi. Per ognuno di loro verranno rilasciati "tre prigionieri palestinesi", ha indicato.
Funzionari della sicurezza israeliani, accompagnati da personale della Croce Rossa e agenti egiziani, saranno schierati sul lato egiziano del valico di frontiera di Rafah per ricevere gli ostaggi rilasciati a Gaza, ha aggiunto.
Una fonte interna ad Hamas ha detto all'AFP che la consegna degli ostaggi avverra' "in segreto, lontano dalla stampa".
Israele rilascera' in Cisgiordania 39 prigionieri palestinesi, tra cui 24 donne e 15 adolescenti maschi. I detenuti sono tutti provenienti dalla Cisgiordania o da Gerusalemme Est.
Rifornimenti e aiuti
Ogni giorno entreranno dall'Egitto nella Striscia di Gaza 130.000 litri di diesel e quattro camion di gasolio, oltre a 200 camion di aiuti umanitari (cibo, medicine e acqua). Lo riferiscono i media egiziani. La televisione locale mostra come i camion attendono al valico di Rafah, che collega l'Egitto con Gaza, per poter accedere all'enclave.
Primi camion di aiuti umanitari entrano a Gaza
I primi camion, parte del convoglio di aiuti umanitari destinati a Gaza dopo l'inizio della tregua, sono entrati attraverso il valico di Rafah, che collega l'Egitto con l'enclave palestinese, ha riferito la televisione egiziana Al Qahera News.
Due camion, appartenenti a organizzazioni egiziane, portavano striscioni, l'uno con su scritto 'Insieme per l'Umanita'', e l'altro 'Per i nostri fratelli a Gaza'. Lo riferisce l'agenzia Reuters.
Ostaggi liberi via Rafah, poi in elicottero verso Israele
A partire dalle 16 ora locale, i primi 13 ostaggi rilasciati da Gaza dovrebbero essere consegnati al Comitato internazionale della Croce Rossa ed essere portati fuori dall'enclave, in Egitto, attraverso il valico di Rafah.
Sul lato egiziano del valico incontreranno i primi militari israeliani che li sottoporranno ai controlli di identità, le prime visite mediche e poi saranno trasferiti in Israele in elicottero. In Israele saranno sottoposti a ulteriori controlli medico ospedalieri, dopodiché le persone liberate potranno ricongiungersi alle loro famiglie.