AGI - Israele, Stati Uniti e Hamas sono "vicini" a un accordo per la liberazione di decine di donne e bambini tenuti in ostaggio a Gaza, in cambio di una pausa di cinque giorni nei combattimenti. Lo riporta il Washington Post ma la Casa Bianca nega anche se conferma che gli sforzi per raggiungere un'intesa tra Israele e Hamas continuano "a tutto campo".
Intanto, al 44esimo giorno di guerra, i bombardamenti israeliani su Gaza non si fermano (secondo fonti palestinesi, almeno 15 palestinesi sono rimasti uccisi nelle ultime ore nel campo profughi di Nuseirat e in una casa bombardata a Khan Younis). L'esercito ha attaccato ieri sera "molti" obiettivi di Hamas nelle città di Jabalia, Beit Lahia e nel quartiere di Zaytun, a Gaza City: vuole consolidare le sue posizioni nel Nord della Striscia, prima di avanzare la sua offensiva verso il sud dell'enclave palestinese.
The IDF is continuing and expanding its operational activities in Gaza.
— Israel Defense Forces (@IDF) November 18, 2023
Over the past day, our forces conducted activities in the Zaytun and Jabaliya areas, during which they encountered terrorists who intentionally operated from civilian areas and attacked the troops using…
E secondo l'Onu nelle ultime 24 ore, almeno tre scuole nel nord di Gaza, che servono da rifugio per migliaia di sfollati interni, hanno subito attacchi che hanno causato decine di vittime. Intanto l'Oms è riuscito a fare entrare il suo personale all'interno dell'ospedale di al-Shifa, quello che un tempo era il piu' importante della Striscia, teatro di violenti combattimenti nell'ultima settimana: ha detto che è "una zona di guerra" e ha annunciato che si sta preparando a evacuare gli ultimi feriti rimasti e i membri del personale entro 72 ore (25 operatori sanitari e 291 pazienti, tra cui 32 bambini in condizioni "estremamente critiche").
L'accordo sul rilascio degli ostaggi per ora sarebbe solo sulla carta. Hamas ha nelle sue mani 239 prigionieri e settimane di negoziati mediati dal Qatar e l'Egitto, con la partecipazione del Mossad e della Cia, finora non hanno dato alcun risultato. L'accordo, contenuto in sei pagine scritte, potrebbe concretizzarsi nei prossimi giorni: tutte le parti in conflitto congeleranno le ostilità per almeno cinque giorni mentre "50 o più ostaggi" vengono rilasciati "in piccoli gruppi ogni 24 ore" (non è chiaro quante persone riguardi la possibile intesa).
La tregua degli scontri sul terreno dovrebbe consentire l'ingresso di una grande quantità di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, che è sotto assedio dal 7 ottobre. Ieri sera comunque il premier, Benjamin Netanyahu, ha escluso il cessate il fuoco completo con Hamas e ha respinto quelle che definisce come "le pressioni sempre più pesanti" della comunità internazionale.
Intanto, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, in un editoriale ha scritto che, al termine della guerra, dovrà essere l'Autorità nazionale palestinese a governare Gaza e la Cisgiordania; e ha ordinato di preparare sanzioni e divieto di visto contro i coloni israeliani estremisti che, in Cisgiordania, rendono impossibile la vita ai palestinesi.