AGI - Fare della Francia il campione ‘verde’ d’Europa era stata una delle grandi promesse elettorali del Presidente Macron. Una promessa che l’Eliseo, dicono Oltralpe, per ora ha mantenuto a metà.
Se da una parte, sono stati fatti passi avanti per il rinnovo degli impianti nucleari con reattori non inquinanti di nuova generazione, dall’altra milioni di francese (non propriamente 'paperoni') stanno ancora aspettando di sapere se avranno o meno diritto agli aiuti pubblici più volte annunciati dall’Eliseo per dotarsi di un’auto elettrica a prezzi stracciati.
A un mese dal Natale, è il canale francese Tf1 a sollevare la questione dando per certa l’adozione del decreto (“a giorni o a settimane”) che definirà i criteri per ottenere il vantaggiosissimo leasing che permetterà anche alle famiglie più modeste di partecipare alla rivoluzione green
Le informazioni frammentarie, snocciolate nel corso dell’anno dal governo, hanno via via posticipato il lancio della piattaforma su cui i cittadini potranno prenotare la loro auto elettrica pagandola a rate. Il sistema funzionerebbe un po’ come il noleggio con riscatto per cui i francesi meno abbienti, versando una somma che non dovrebbe superare i 100 euro mensili, potrebbero passare all’ecoauto (che in Francia ha prezzi spesso proibitivi, come in Italia) perché il pubblico si farebbe carico del restante.
La piattaforma sarà disponibile a dicembre
Il ministro all’economia Bruno Le Maire ha fatto sapere che il sistema di prenotazione sarà implementato entro la fine del mese per permettere alle famiglie di accaparrare le prime auto disponibili a inizio 2024. Ma sui criteri per accedere al leasing sociale resta grande incertezza: l’unico confermato, a detta di TF1, è quello del reddito (che non dovrebbe superare i 18mila euro annui) mentre altri criteri sensati per ottenere la sovvenzione, come il tipo di lavoro e la distanza tra casa e ufficio, sono stati messi da parte.
Tra i modelli anche la Fiat 500e
Il leasing sociale nel 2024 dovrebbe interessare solo 20 mila veicoli, numero destinato a crescere successivamente secondo le previsioni del governo. Ammessi al bonus solo i modelli elettrici 'Made in Ue' che hanno la minore impronta di carbonio possibile. Una condizione che, secondo TF1, per ora interesserebbe ben pochi modelli: la nuova Citroen e-C3, la Renault Twingo E-Tech e la Fiat 500e, modelli peraltro che costano mediamente dai 20mila ai 25mila euro.
In Italia, dove esistono incentivi all’acquisto delle eco-auto (che comunque restano non alla portata di tutti) saranno in molti a studiare il ‘caso francese’: in periodo di inflazione e con l’industria automotive ancora non pronta ad abbassare i prezzi dei veicoli ecologici, l’approccio più pragmatico del leasing sociale potrebbe essere premiante.