AGI - La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, si è detta contraria allo "spostamento forzato" dei palestinesi dopo aver incontrato il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi al Cairo, sullo sfondo della guerra tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza.
"Ho discusso della crisi umanitaria in corso a Gaza con il presidente al-Sisi, ho ringraziato l'Egitto per il suo ruolo nel fornire e facilitare la consegna di aiuti umanitari ai palestinesi vulnerabili", ha scritto von der Leyen su X. "Siamo d'accordo sul principio dello spostamento non forzato dei palestinesi e su un orizzonte politico basato su una soluzione a due Stati", israeliano e palestinese, ha aggiunto.
La presidente della Commissione europea è poi volata ad Al-Arich, nella penisola del Sinai, e da lì si è recata al valico di Rafah, stando alle immagini pubblicate su X, dove ha nuovamente elogiato gli "sforzi egiziani" per fornire aiuti umanitari alla popolazione di Gaza.
E' all'aeroporto di al-Arich che da settimane si accumulano gli aiuti internazionali da consegnare via Rafah, l'unica apertura nella Striscia di Gaza che non è nelle mani di Israele. Ad al-Arich, la presidente della Commissione ha precisato che l'Ue ha "quadruplicato i suoi aiuti umanitari a Gaza, raggiungendo ormai più di 100 milioni di euro, oltre ai 260 milioni di euro forniti dagli Stati membri".
"Siamo tutti d'accordo sul fatto che il volume degli aiuti che raggiungono Gaza debba aumentare, e questa è l'idea alla base della proposta di Cipro di creare un corridoio marittimo", ha detto.
Intanto, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha avuto un colloquio telefonico con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Scholz, secondo un comunicato ufficiale, "ha sottolineato l'urgente necessità di migliorare la situazione umanitaria degli abitanti della Striscia di Gaza". "Cessate il fuoco umanitari potrebbero contribuire a un miglioramento sostanziale dell'assistenza alle popolazioni", ha aggiunto.
Nel sollecitare uno stop al conflitto, nuove proteste in vista a New York. Martedì, alle 14 ora locale (le 20 italiane), è prevista una marcia pro-palestinese nel quartiere di Bay Ridge, a Brooklyn, un giorno dopo che migliaia di manifestanti sono scesi in piazza nel centro di Manhattan.
L'attrice Susan Sarandon è diventata un volto abituale delle proteste e ieri è stata avvistata a Union Square, dove è iniziata una delle marce, secondo il New York Times. Molti manifestanti scelgono luoghi vicini agli uffici di politici, come il governatore dello Stato di New York Kathy Hochul e il deputato Hakeem Jeffries (che guida la minoranza democratica alla Camera dei Rappresentanti), per chiedere la fine degli aiuti militari ed economici degli Stati Uniti a Israele.
Tutte queste proteste sono pacifiche e si svolgono sotto l'occhio vigile di grandi contingenti di polizia. Ci sono state anche alcune proteste da parte di gruppi ebraici pro-Israele, anche se finora non hanno avuto lo stesso successo delle marce pro-palestinesi.