AGI - Il Qatar sta cercando di negoziare un accordo tra Hamas e Israele che includa il rilascio di circa 50 ostaggi civili da Gaza in cambio di un cessate il fuoco di tre giorni. Lo ha detto a Reuters un funzionario informato sui negoziati. L'accordo, coordinato con gli Stati Uniti, prevede anche che Israele rilasci alcune donne e bambini palestinesi dalle carceri israeliane e aumenti gli aiuti umanitari consentiti a Gaza, ha detto il funzionario.
Se andasse in porto, l'intesa segnerebbe il più grande rilascio di ostaggi detenuti da Hamas da quando il gruppo terrorista palestinese ha fatto irruzione oltre il confine di Gaza, attaccando il Sud di Israele e facendo oltre 230 ostaggi. Hamas ha accettato le linee generali di questo accordo, ma Israele no e sta ancora negoziando i dettagli, ha detto il funzionario. Non si sa quante donne e bambini palestinesi Israele libererebbe dalle sue carceri come parte dell'accordo.
Israele ha fatto saltare in aria Parlamento Hamas
Due giorni dopo la sua cattura da parte della Brigata Golani, l'esercito israeliano ha fatto saltare in aria l'edificio sede del Parlamento di Hamas a Gaza. Lo riportano i media israeliani. I combattenti del 13 battaglione Golani, tra i primi a rispondere all'attacco a sorpresa del 7 ottobre sferrato da Hamas, hanno scattato una foto con le bandiere israeliane sull'edificio dopo la sua cattura.
Erdogan: "La fine di Netanyahu è vicina"
"Israele è uno stato terrorista, la fine di Netanyahu è vicina". Sono durissime le parole usate dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan nei confronti del premier Benjamin Netanyahu. Forse l'invettiva più dura dall'inizio del conflitto. Un attacco che non risparmia Stati Uniti e Occidente, il cui silenzio è considerato inaccettabile da Erdogan, tanto quanto quello delle organizzazioni della stampa internazionale, passive dinanzi alla morte di giornalisti palestinesi .
"Netanyahu pensa che qualcuno lo salverà, ma ormai il suo tempo sta finendo, anche se l'America e l'Occidente continuano a girarsi dall'altro lato. Guardate la Francia. Prima vengono fatte certe dichiarazioni poi subito la marcia indietro. La Turchia è rimasta coerente, non cambiamo opinione dal giorno alla notte", ha detto Erdogan. "Ogni giorni centinaia di bambini finiscono sotto le bombe e ne' da Usa ne' da Europa arriva una singola parola. Israele sta massacrando i giornalisti che cercano di raccontare il dramma di Gaza e le loro famiglie, le organizzazioni internazionali della stampa stanno in silenzio. Si permettono manifestazioni in cui si brucia il Corano e si arrestano persone che manifestano solidarietà nei confronti della Palestina. Un doppio standard inaccettabile", ha accusato Erdogan.
La risposta di Lapi
Non si è fatta attendere la risposta del leader dell'opposizione israeliana, Yair Lapid: "Non prenderemo lezioni di moralità dal presidente Erdogan, un uomo con uno spaventoso passato in materia di diritti umani". "Israele si sta difendendo dai brutali terroristi di Hamas-Isis, ad alcuni dei quali è stato permesso di operare sotto il tetto di Erdogan", ha aggiunto facendo riferimento al fatto che la Turchia è stata a lungo un rifugio sicuro per gli alti dirigenti del Movimento islamico.
von der Leyen in Egitto e Giordania sabato
La presidente della Commissione europea si recherà in Egitto e Giordania sabato 18 novembre. Incontrerà prima il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi al Cairo e poi si recherà nella regione del Sinai per accogliere l'arrivo degli aiuti umanitari dell'Ue. Infine, incontrerà il re Abdallah di Giordania ad Amman. Lo rende noto il suo portavoce, Eric Mamer.
Prosegue l'operazione 'mirata' nell'ospedale di Gaza.
Intanto prosegue l'esercito israeliano ha avviato "un'operazione precisa e mirata" contro Hamas nell'ospedale al-Shifa, il più grande ospedale di Gaza, invitando i terroristi ad arrendersi. "Sulla base delle informazioni di intelligence e di una necessità operativa, le forze dell'Idf stanno portando avanti un'operazione precisa e mirata contro Hamas in un'area specifica dell'ospedale Shifa", ha detto l'Idf nel comunicato.
"L'operazione non intende danneggiare i pazienti, il personale medico o i cittadini presenti nell'ospedale", ha sottolineato l'esercito israeliano aggiungendo che la direzione dello Shifa è stata allertata prima che le truppe israeliane entrassero nel complesso. Sul suo account in ebraico X, l'Idf avrebbe anche fatto capire che una volta all'interno della struttura, avrebbe continuato ad essere presente, dicendo: "Nel prosieguo dell'operazione, si prevede che incubatrici, attrezzature mediche e alimenti per bambini saranno trasferiti all'ospedale".
Il ministero della Sanità di Gaza, citato dall'agenzia di stampa palestinese Shebab, ha detto che "decine di soldati" sono entrati nell'edificio del pronto soccorso e che i carri armati stazionano nel complesso. Solo tre ore prima che iniziasse l'attacco, il ministero aveva diffuso un comunicato in cui si dichiarava disponibile ad accogliere qualsiasi osservatore internazionale per ispezionare le strutture mediche dell'ospedale.
Le voci dall'ospedale
Ahmed Mokhallalati, un chirurgo di al-Shifa, ha riferito ad Al Jazeera che carri armati e bulldozer israeliani sono entrati nel complesso: "il fuoco è ancora intenso e sentiamo esplosioni ovunque", ha detto. Khaled Abu Samra, un medico dell'ospedale al-Shifa, ha dichiarato alla Cnn di aver ricevuto un preavviso di 30 minuti prima dell'inizio dell'operazione israeliana sul complesso.
"Ci è stato chiesto di stare lontani dalle finestre e dai balconi. Possiamo sentire i veicoli blindati, sono molto vicini all'ingresso del complesso".
1500 persone presenti nell'ospedale
Il ministro della Sanità palestinese ha accusato Israele di "crimini contro l'umanità" all'ospedale al-Shifa, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa palestinese Wafa. Le cifre variano molto sul numero di persone presenti nel sito. Domenica, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato in circa 1.500 gli sfollati, fino a 650 i ricoverati e da 200 a 500 gli operatori sanitari.
Secondo un portavoce del Ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, attualmente ci sono 1.500 persone nel complesso tra pazienti, personale medico e sfollati. Il portavoce ha aggiunto che solo il 10% del personale medico totale, tra le 500 e le 600 persone, si trova attualmente all'interno dell'ospedale.