AGI - Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha dichiarato che la Russia è pronta a discutere politicamente la soluzione postbellica della crisi ucraina e l'ulteriore coesistenza con l'Occidente. "Se si creeranno le condizioni necessarie, siamo pronti a discutere politicamente sia la soluzione postbellica della crisi ucraina sia i parametri di un'ulteriore coesistenza con l'Occidente su una base realistica", ha dichiarato Shoigu al 10 Forum Xiangshan di Pechino.
"Allo stesso tempo, è importante garantire relazioni paritarie tra tutte le potenze nucleari, membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, che hanno una responsabilità speciale nel garantire la pace e la stabilita' globale", ha affermato. "La formazione di un ordine mondiale equo e multipolare richiede un rinnovamento e una maggiore stabilità dell'architettura di sicurezza internazionale. Tutti i Paesi interessati dovranno unire gli sforzi a tal fine", ha dichiarato Shoigu.
Avendo provocato una crisi acuta in Europa - ha detto ai delegati - l'Occidente sta cercando di espandere il potenziale di crisi nell'Asia del Pacifico", e la Nato nasconde con un "ostentato desiderio di dialogo" l'aumento delle sue forze in campo in quell'area. "Il coinvolgimento diretto dei paesi con arsenali nucleari moltiplica i rischi strategici. La linea dell'Occidente verso l'escalation (nella guerra con l'Ucraina, ndr.) con la Russia comporta un rischio di conflitto diretto tra potenze nucleari, con conseguenze catastrofiche", ha aggiunto Shoigu.
Pechino promette di approfondire il coordinamento militare
La Cina ha rifiutato di condannare l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia e ha approfondito le relazioni economiche, diplomatiche e militari con Mosca sin dall'inizio della guerra. Vladimir Putin questo mese ha compiuto una visita di due giorni in Cina, la sua prima fuori dall'Unione sovietica in questo anno. E il generale Zhang Youxia, che ha abbracciato Shoigu a margine del forum, ha promesso che Pechino avrebbe approfondito la "cooperazione strategica e il coordinamento tra militari cinesi e russi".
Mosca, ha concluso Shoigu, è pronta per cercare una soluzione alla crisi ucraina e per una "coesistenza" con l'Occidente, ma l'Occidente deve smettere di ercare la sconfitta della Russia. "È importante garantire relazioni paritarie tra tutte le potenze nucleari e i membri permanenti del Consglio di sicurezza Onu che hanno una responsabilità speciale nel sostenere la pace e la stabilità globale".
"Dal 4 giugno Kiev ha perso oltre 90 mila soldati"
Le Forze Armate ucraine hanno perso oltre 90.000 soldati uccisi o feriti nella controffensiva lanciata nell'estate 2023, ma non hanno ottenuto alcun successo significativo sul campo di battaglia, ha dichiarato ancora Shoigu. "Solo dal 4 giugno, cioè dal giorno in cui è stata lanciata la controffensiva ucraina ampiamente pubblicizzata e pesantemente sponsorizzata dall'Occidente, Kiev ha perso oltre 90.000 soldati uccisi o feriti, circa 600 carri armati e quasi 1.900 veicoli blindati di vario tipo. Tuttavia, non è stato ottenuto alcun successo tattico significativo sul campo di battaglia", ha dichiarato Shoigu. Nel frattempo, "le Forze armate russe continuano a portare a termine le loro missioni e a garantire la sicurezza della popolazione civile in modo coerente e sicuro".