AGI - Molti stranieri sono stati uccisi, presi in ostaggio o sono scomparsi dopo l'attacco scatenato il 7 ottobre dal movimento islamico palestinese Hamas contro Israele. Secondo le autorità israeliane, più di 1.400 persone sono state uccise in territorio israeliano dagli uomini di Hamas, in maggioranza civili falciati da proiettili, bruciati vivi o morti di mutilazione nel primo giorno dell'attacco da Gaza. Hamas ha rapito circa 224 persone, tra israeliani, stranieri e binazionali, secondo Israele, e finora sono state rilasciate quattro donne. "Quasi 50" ostaggi detenuti nella Striscia, sono stati uccisi dall'inizio dei raid israeliani, ha stimato il ramo militare di Hamas. Le autorità israeliane non hanno confermato questa cifra, che l'AFP non ha potuto verificare in modo indipendente.
A Gaza, più di 7.000 persone, in maggioranza civili, tra cui quasi 3.000 bambini, sono stati uccisi nei bombardamenti incessanti condotti in rappresaglia dall'esercito israeliano, ha affermato il ministero della Sanità del territorio palestinese controllato da Hamas. La morte di oltre 200 cittadini stranieri, molti dei quali anche israeliani, è stata confermata dai rispettivi paesi, secondo un conteggio dell'AFP.Questo è un bilancio delle vittime straniere in Israele, secondo le ultime notizie pubbliche.
I Paesi con più vittime
Trentacinque francesi sono stati uccisi e nove sono tenuti in ostaggio o dispersi, secondo invece un nuovo bilancio giovedì del ministero degli Esteri francese. Tra gli ostaggi, una giovane donna, Mia Shem, era apparsa in un video diffuso il 16 ottobre da Hamas. Trentatré thailandesi sono stati uccisi e 18 rapiti, secondo un nuovo bilancio del governo thailandese. Circa 30.000 thailandesi lavorano in Israele, principalmente lavoratori agricoli. Molti stranieri sono stati uccisi, presi in ostaggio o sono scomparsi dopo l'attacco Trentuno americani sono morti, secondo la Casa Bianca, e tredici sono dispersi. Il presidente Joe Biden ha assicurato che ci sono americani tra gli ostaggi. Un'americana e sua figlia sono stati rilasciati venerdì.
Ventuno ucraini sono stati uccisi, secondo un nuovo bilancio comunicato giovedì da Kiev, che riferisce anche di un disperso. Diciannove russi israeliani sono stati uccisi e altri due sono ostaggio di Hamas. Sette russi sono dispersi. Almeno 12 britannici sono stati uccisi e cinque sono dispersi, secondo Londra. Tra i morti c'è Yahel Sharabi, una tredicenne uccisa con la madre Lianne e la sorella maggiore Noiya, 16 anni, ha annunciato la loro famiglia. Il padre, Eli, è ancora disperso.
Dieci nepalesi sono stati uccisi, secondo l'ambasciata del Nepal a Tel Aviv, e il "contatto è perso" con un altro. Germania: il bilancio delle vittime è inferiore a dieci, con "un piccolo numero a due cifre" di ostaggi. Argentina: il bilancio è di nove morti e 21 dispersi, di cui, secondo il padre, due fratelli, Iair e Eitan Horn. Canada: sette canadesi sono morti, due sono ancora dispersi. Romania: cinque israeliani-rumeni, tra cui un soldato, sono morti, uno è stato rapito da Hamas Portogallo: quattro luso-israeliani sono stati uccisi, quattro risultano dispersi. Cina: quattro cinesi sono morti, due sono dispersi. Filippine: quattro filippini sono morti, tra cui una donna di 33 anni e un uomo di 42 anni nell'attacco di un kibbutz. Altri due filippini sono dispersi. Austria: quattro israelo-austriaci sono morti, uno ancora disperso.
Italia: tre italo-israeliani sono morti: una coppia di terza età e un cittadino di 29 anni che si trovava al festival attaccato da Hamas. Bielorussia: tre bielorussi sono morti, uno è scomparso. Brasile: un uomo e una donna israeliani e una brasiliana sono morti. Peru': tre peruviani sono stati uccisi. Sudafrica: due sudafricani sono morti. Cile, Turchia, Spagna e Colombia hanno ciascuno annunciato la morte di un loro cittadino e la scomparsa di un altro.
La Cambogia, l'Australia, l'Honduras, l'Azerbaigian, l'Irlanda e la Svizzera affermano di aver perso un loro cittadino, ma non hanno denunciato alcuna persona scomparsa. Messico: una trentenne israelo-messicana e un trentaduenne franco-messicano sono stati presi in ostaggio. L'Ungheria riferisce di due ostaggi, due minatori israelo-ungheresi. I Paesi Bassi hanno annunciato che un diciottenne rapito al kibbutz Beeri e' stato preso in ostaggio, mentre l'Uruguay ha confermato la presa in ostaggio di una 29enne israelo-uruguaiana, Shani Goren, rapita nel kibbutz Nir Oz. Da fonti ufficiali, i seguenti paesi lamentano inoltre delle sparizioni: Paraguay (due), Tanzania (due) e Sri Lanka (due).(