AGI - La Striscia di Gaza, l'enclave palestinese da cui è partita la sanguinosa operazione militare di Hamas contro Israele, è una porzione di territorio ampia circa 360 chilometri quadrati, situata a Nord-Est della penisola del Sinai. Per l'Onu, l'80% dei residenti vive in una situazione di deprivazione umana, sociale, di povertà, che fa di quel pezzo di terra una prigione a cielo aperto. Con circa 4mila persone per chilometro quadrato è anche una delle aree più densamente popolate al mondo.
Alla fine del 2022 nella Striscia vivevano quasi 2,4 milioni di persone - per l'esattezza 2.375.259 -, quasi la metà dei quali minori con meno di 14 anni, il 47% della popolazione. L'area della Striscia di Gaza dove Israele ha ordinato un'evacuazione entro 24 ore riguarda circa un terzo del territorio, quello a nord di un corso d'acqua stagionale, Wadi Gaza, che taglia una stretta fascia di terreno prevalentemente agricolo.
L'ordine riguarda l'intera Gaza City e due importanti campi profughi, Jabalya e Beach Camp; comprende anche le città di Beit Hanoun e Beit Lahia, che sono entrambe adiacenti al valico Erez, all'estremità settentrionale della Striscia. Un'area che interessa 1,1 milioni di persone: Gaza City da sola ha infatti una popolazione di circa 600mila persone, Beach Camp ne ospita circa 90mila e Jabalya, il più grande campo della Striscia di Gaza, ne ha 116mila. Nella zona ci sono almeno sei ospedali e l'Oms ha detto che spostare i più vulnerabili equivale a "una sentenza di morte".