AGI - NewsGuard lancia oggi il Centro di monitoraggio della misinformazione sul conflitto tra Israele e Hamas, una pagina che documenta le principali narrazioni false emerse sulla guerra e include informazioni su dove tali affermazioni sono emerse, sulle modalità con cui si stanno diffondendo e sul livello di engagement online che stanno ricevendo.
Lo comunica la piattaforma con base New York che monitora la qualità dell'informazione sui media di tutto il mondo. Il team internazionale di analisti di NewsGuard ha identificato 15 affermazioni false o totalmente prive di fondamento sulla guerra.
A tre giorni dall'attacco di Hamas, queste affermazioni avevano già ottenuto un totale di 22 milioni di visualizzazioni su X (ex Twitter), TikTok e Instagram. Queste narrative false saranno aggiunte ai Misinformation Fingerprints di NewsGuard, un database delle principali affermazioni false che si diffondono online, costantemente aggiornato e accessibile su licenza dai clienti di NewsGuard.
"Siamo rimasti sbalorditi dalla rapidità con cui la macchina della misinformazione si è attivata in seguito agli attacchi di sabato, anche se probabilmente non avremmo dovuto esserlo dopo quello che abbiamo visto con l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia", ha dichiarato Steven Brill, co-CEO di NewsGuard.
"E ora, con l'IA generativa che ha moltiplicato le forze dei misinformatori, sembra chiaro che l'ecosistema dell'informazione sia destinato a peggiorare molto, molto più velocemente".
Gli attori malintenzionati su X e TikTok hanno utilizzato tecniche simili a quelle impiegate per diffondere falsi filmati di combattimenti durante le prime fasi della guerra tra Russia e Ucraina. Alcuni utenti hanno diffuso clip tratte dai videogiochi spacciandole per video autentici, mentre altri hanno condiviso immagini di guerre o altri eventi non correlati al conflitto tra Israele e Hamas.
Tra le 15 affermazioni false o completamente prive di fondamento a proposito della guerra individuate finora, NewsGuard ha identificato quattro temi principali: L'attacco contro Israele in realtà è stato una 'false flag'; Israele sta inscenando in alcuni video l'uccisione di bambini da parte di Hamas; L'amministrazione Biden ha approvato un pacchetto di aiuti da 8 miliardi di dollari per Israele;
L'Ucraina ha venduto armi ad Hamas. Un'analisi di NewsGuard ha riscontrato che i sostenitori di entrambe le parti coinvolte nel conflitto hanno spesso pubblicato video e foto senza contesto per promuovere queste narrazioni. Su X, molti di questi utenti erano verificati, il che significa che, essendo abbonati al servizio premium della piattaforma, il raggio d'azione dei loro post falsi o fuorvianti viene amplificato dall'algoritmo di X.
Inoltre, la spunta blu potrebbe far pensare a chi non ha familiarità con le policy di X che l'identità o addirittura la credibilità dell'utente siano state effettivamente "verificate".
"Il tema delle false flag è particolarmente scandaloso, vista la barbarie dell'attacco a Israele", ha dichiarato il co-CEO di NewsGuard Gordon Crovitz. "E la varietà di declinazioni di questa narrazione a cui stiamo assistendo fa pensare a una tendenza destinata a peggiorare".
Gli analisti di NewsGuard hanno identificato 31.745 post e articoli in inglese, francese, tedesco e italiano sulla guerra tra Israele e Hamas contenenti l'espressione "false flag", "staged" o "psy op" nelle rispettive lingue, utilizzando vari strumenti, tra cui un servizio di monitoraggio dei social network.
Secondo i dati raccolti, i post e gli articoli che contenevano le parole "false flag" hanno ottenuto 140.850 like e repost. Secondo i dati, dal 3 al 9 ottobre, i contenuti con l'hashtag #falseflag sono aumentati del 462% rispetto al periodo dei sette giorni precedenti, registrando un picco notevole il 7 ottobre, il giorno dell'attacco.