AGI - Israele prepara l'offensiva totale da terra su Gaza e schiera 300 mila riservisti a sud del Paese dopo che nella notte le forze di difesa israeliane hanno colpito centinaia di "obiettivi" a Gaza. Ottanta luoghi sono stati colpiti nel quartiere di Beit Hanon, una città all'estremità nordorientale della Striscia, oltre 450 nel quartiere di Al-Furqan, altri 70 nel quartiere di al-Daraj, in luoghi che, secondo l'esercito israeliano erano utilizzati da Hamas per dirigere attacchi contro Israele.
Secondo l'esercito israeliano è stato distrutto un sistema di rilevamento aereo di Hamas utilizzato per sorvegliare i velivoli sulla Striscia di Gaza. Segui gli aggiornamenti in tempo reale
L'obiettivo militare di Israele è quello di distruggere le capacità militari di Hamas, ha detto il portavoce delle forze di difesa israeliane, il tenente colonnello Conricus: la missione è "assicurarsi che Hamas, alla fine di questa guerra, non abbia alcuna capacità militare con cui poter minacciare o uccidere civili israeliani". Lo stesso Conricus ha aggiunto che circa 300 mila riservisti sono stati schierati a sud del Paese verso Gaza.
Presto Gaza senza energia elettrica
L'unica centrale elettrica di Gaza e unica fonte di energia elettrica nella zona, rimarrà senza carburante entro circa tre ore, dice il capo dell'Autorità per l'energia di Gaza, Jalal Ismail, citato dalla Bbc. Secondo Ismail la centrale smetterà di funzionare completamente oggi alle 14 ora locale, le 13 in Italia. In precedenza l'autorità palestinese aveva parlato di uno stop della centrale entro 10-12 ore.
Secondo l'Onu, oltre 260.000 persone sono state costrette a fuggire dalle loro case nella Striscia di Gaza, mentre i pesanti bombardamenti israeliani dall'aria, dalla terra e dal mare continuano a colpire l'enclave palestinese. "Si ritiene che più di 263.934 persone a Gaza siano fuggite dalle loro case", ha detto nella notte l'agenzia umanitaria delle Nazioni Unite OCHA, avvertendo che "questo numero è destinato a crescere ulteriormente".
Cresce ancora bilancio delle vittime
Intanto cresce il bilancio delle vittime israeliane, salito a 1.200: sono "in maggioranza civili", ha detto il portavoce dell'esercito, laddove i militari caduti sarebbero 140. I feriti sono 3.000. L'aumento nel bilancio delle vittime "non è dovuto al fatto che ci siano combattimenti in corso", ma piuttosto perché "ora che il tempo è passato stiamo scoprendo corpi di israeliani morti nelle varie comunità in cui Hamas si è infiltrato e dove hanno condotto i loro massacri", ha spiegato Conricus. In particolare, i media israeliani riferiscono che nel kibbutz di Kfar Aza sono stati trovati i corpi di 40 bambini uccisi, alcuni dei quali decapitati.
Il bilancio palestinese più recente fornito dalle autorità sanitarie di Gaza ha parla di 950 vittime nell'enclave da sabato. Tra i morti ci sono 260 bambini e 230 donne. L'Onu ha deplorato l'assedio totale di Gaza, in quanto "vietato dal diritto internazionale". Gli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas sarebbero tra i 100 e i 150, secondo l'ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite. Il Qatar ha affermato che è ancora troppo presto per mediare uno scambio di prigionieri
Il ministro della Difesa israeliano Yoavv Gallant ha fatto capire che l'offensiva di terra a Gaza è imminente. "Hamas voleva un cambiamento e lo otterrà. Ciò che c'era a Gaza non ci sarà più. Abbiamo iniziato l'offensiva dal cielo, poi arriveremo anche da terra", ha aggiunto parlando ai soldati.
Razzi dal Libano, Hezbollah rivendica
Israele ha bombardato il sud del Libano questa mattina dopo un nuovo lancio di razzi sul suo territorio, per il quarto giorno consecutivo, riferisce l'agenzia stampa libanese Ani. L'esercito di Israele ha dichiarato di aver bombardato il territorio libanese "in risposta a lanci di missili anticarro contro i soldati israeliani".
Hezbollah ha rivendicato il lancio di missili contro Israele dal sud del Libano, sottolineando che si tratta di una ritorsione per l'uccisione di tre suoi miliziani nei giorni scorsi. Il gruppo libanese filo-iraniano ha riferito di aver preso di mira "con missili guidati una postazione israeliana" di fronte al villaggio Dhayra al confine "in risposta agli attacchi sionisti di lunedi'" nei quali sono rimasti uccisi tre membri della formazione sciita.
Dialogo sul corridoio umanitario
Nel frattempo gli Stati Uniti stanno discutendo con Israele ed Egitto dell'idea di un corridoio umanitario per far sfollare i civili da Gaza, ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale statunitense Jake Sullivan. "Siamo concentrati su questa questione, ci sono consultazioni in corso", ha detto Sullivan ai giornalisti alla Casa Bianca. "Ma i dettagli vengono discussi tra le agenzie operative e non voglio condividerne troppo pubblicamente in questo momento", ha detto Sullivan. Il presidente degli Stati Uniti
Joe Biden avrebbe esortato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a ridurre al minimo le vittime civili nella Striscia di Gaza, secondo quanto riferisce la Nbc. Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken è diretto in Israele e Giordania e confermerà a Tel Aviv il fermo sostegno di Washington alla sicurezza di Israele. Lo fa sapere il Dipartimento di Stato.
L'appello del Papa
"Continuo a seguire con dolore e apprensione quanto sta succedendo in Israele e Palestina. Tante persone uccise, anche ferite. Prego per quelle famiglie che hanno visto trasformare un giorno di festa in un giorno di lutto. E chiedo che gli ostaggi vengano subito rilasciati. È diritto di chi è attaccato difendersi ma sono molto preoccupato per l'assedio totale in cui vivono i palestinesi a Gaza, dove pure ci sono state molte vittime innocenti. Il terrorismo e gli estremismi non aiutano a raggiungere una soluzione al conflitto tra israeliani e palestinesi ma alimentano l'odio, la violenza, la vendetta, e fanno solo soffrire gli uni e gli altri. Il Medio Oriente non ha bisogno di guerra ma di pace. Di una pace costruita sulla giustizia, sul dialogo e sul coraggio della fraternità". È l'appello di Papa Francesco al termine dell'Udienza Generale.