AGI - Dieci giorni dopo l'ultima aggressione, ai danni di un uomo dei servizi segreti, Commander, il pastore tedesco del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, è stato costretto a lasciare la Casa Bianca. Secondo le cronache delle ultime settimane, l'animale aveva morsicato almeno una dozzina di persone tra dipendenti, militari, agenti dell'intelligence e personale di servizio. È presumibile che il 'dog in chief' abbia raggiunto nella casa di famiglia il suo predecessore, Major, rispedito in Delaware nel 2021 per aver morso diversi membri dello staff e sostituito proprio da Commander.
Il cane, dell'età di due anni, "non è più alla Casa Bianca", ha riferito un portavoce della coppia presidenziale americana. "La Casa Bianca può essere un ambiente stressante per gli animali domestici", aveva commentato Elizabeth Alexander, portavoce di Jill Biden, dopo l'ultimo attacco, "la First Family continua a lavorare sui modi per aiutare Commander a gestire la natura spesso imprevedibile dell'habitat della Casa Bianca".
Alla fine si è tuttavia optato per la soluzione più drastica, anche per evitare l'eccessiva attenzione della stampa conservatrice, che aveva riferito di almeno 10 episodi in cui gli animali del presidente avevano mostrato un comportamento "aggressivo", incluso uno che vide un agente afferrare una sedia utilizzandola come scudo perchè Commander, dalla cima di una scala, aveva cominciato ad abbaiare contro di lui.