AGI - Almeno 68 persone sono rimaste uccise e 105 sono ancora disperse nell esplosione di un deposito di carburante nella regione separatista del Nagorno-Karabakh, l'enclave popolata dagli armeni ma appartenente all'Azerbaigian nel Caucaso. Lo ha reso noto il governo della regione.
L'esplosione è avvenuta mentre migliaia di armeni che cercavano di lasciare la regione erano in fila per rifornire le loro auto. Il bilancio dei morti è stato rivisto dopo che il ministro della salute armeno, Anahit Avanesyan, in una conferenza stampa a Erevan aveva detto che erano stati trasferiti i corpi di 125 persone dal Nagorno-Karabakh agli obitori in Armenia; e che 67 persone erano state trasferite nei centri ustionati.
Il difensore civico per i diritti umani del Nagorno-Karabakh, Gegham Stepanyan, ha poi aggiunto nel canale ufficiale del governo sull'app di messaggistica Telegram che i 125 erano morti legati alla guerra. La causa della deflagrazione nella regione separatista dell'Azerbaigian, dove migliaia di persone sono fuggite verso l'Armenia, non è ancora chiara, ha riferito il ministro della sanità nel corso di una conferenza stampa a Erevan.
L'esplosione pare sia avvenuta mentre le persone erano in fila per rifornire di benzina le loro auto. Sono oltre 28 mila le persone fuggite dal Nagorno-Karabakh verso l'Armenia da domenica, un massiccio esodo iniziato dopo l'improvvisa offensiva militare che ha riportato l'enclave sotto il controllo dell'Azerbaigian.