AGI - Le autorità britanniche hanno arrestato a Edimburgo una presunta spia al soldo di Pechino, che sarebbe stata addirittura infiltrata ai livelli di governo. Ma Pechino, prontamente, ha respinto "fermamente" le accuse giudicandole "totalmente infondate".
Il rapido botta-risposta tra Londra e Pechino non ha mitigato, secondo i bene informati, una nuova ondata di paure e perplessità sui 'metodi' utilizzati dalla Cina nelle sue attività di spionaggio, specie dopo l'incidente del pallone-spia abbattuto dagli Usa al largo della Carolina del Sud (Usa).
Intanto però Pechino ha dato la sua versione dei fatti mettendo in chiaro con la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning, come "la presunta affermazione che la Cina stia spiando il Regno Unito è totalmente infondata e la Cina la respinge con fermezza".
Dal canto suo anche il premier britannico Rishi Sunak aveva denunciato il suo omologo cinese, Li Qiang, per le "interferenze" di Pechino nel parlamento britannico alla luce degli altri arresti per spionaggio compiuti da Scotland Yard nei mesi scorsi.
Stando a indiscrezioni del Sunday Times, un'altra delle presunte spie fermate a Londra era assunta come assistente parlamentare di un deputato conservatore.