AGI - Sono almeno seimila i morti a Derna, nella Libia orientale, dichiarata "zona sinistrata" insieme a varie province della Cirenaica dopo che piogge torrenziali scatenate dalla tempesta 'Daniel' hanno causato catastrofiche inondazioni improvvise in tutta l'area. Molti edifici residenziali sono stati distrutti, travolti dalle acque rilasciate dal crollo di due dighe. È il più grave disastro nel Paese da 40 anni.
Il presidente del Consiglio presidenziale libico, Muhammad Manfi, ha chiesto alla comunità internazionale di fornire aiuti umanitari: il ministro della Salute libico nel governo incaricato dal parlamento di Tobruk Othman Abdel Jalil ha parlato di migliaia di dispersi e delle difficoltà di mettere in campo i soccorsi nelle aree colpite dalle inondazioni.
I video che circolano su Internet, ma che non sono verificati, sono impressionanti e mostrano i corpi di decine di vittime che giacciono per le strade e sui marciapiedi mentre altri vengono riesumati da sotto le macerie degli edifici allagati.
Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, "ha appreso con dolore degli ingenti danni causati dall'uragano Daniel che ha colpito la parte est della Libia causando morte, feriti e distruzione". Cosi' la nota di Palazzo Chigi che prosegue dicendo: L'Italia esprime tutta la sua vicinanza e solidarietà ai familiari delle vittime e al popolo libico e ha attivato la Protezione civile per poter assistere nel migliore dei modi la Libia colpita da questa emergenza.
Croce Rossa: "10 mila dispersi"
Le inondazioni in Libia hanno causato un numero "enorme" di morti che potrebbe ammontare a migliaia e 10.000 dispersi: lo ha detto una fonte della Federazione internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna rossa (IFRC).
Il bilancio rimane incerto, ha precisato Tamer Ramadan, nel consueto briefing alla stampa delle Nazioni Unite a Ginevra. "Non abbiamo dati definitivi" sul numero dei morti al momento, ma "il numero dei dispersi è vicino a 10.000". Ramadan si è augurato di essere in grado di dare informazioni più precise entro la giornata odierna.
The city of Derna in eastern Libya has been declared a disaster zone after Medicane Daniel caused catastrophic flash flooding across the area overnight. Many residential buildings have been destroyed along the riverbanks. I fear we might be facing a mass casualty event. pic.twitter.com/QoVp8vzjpp
— Nahel Belgherze (@WxNB_) September 11, 2023
Il Primo Ministro del Governo di Unità Nazionale (GNU) di Tripoli, Abdulhamid Dbeibah, ha promesso che lo Stato risarcirà tutte le persone colpite dalle inondazioni e ha decretato tre giorni di lutto per le vittime. Allo stesso tempo, ha annunciato l'invio a Derna di 50 ambulanze e di un team di 75 medici e infermieri, nonché di un convoglio per rafforzare gli ospedali rurali.
Il capo della General Services Company di Tripoli, Mohamed Ismail, ha dichiarato che sono stati inviati 53 camion e 10 macchine pesanti per sostenere gli sforzi di soccorso. La Missione delle Nazioni Unite in Libia (Unsmil) ha dichiarato in un comunicato di stare monitorando da vicino la situazione di emergenza e di essere "pronta a fornire supporto alle persone colpite".
Chiuse scuole, negozi e campi petroliferi
La Banca centrale libica ha annunciato la creazione di un comitato di crisi per coprire le esigenze di liquidità del governo orientale, delle banche commerciali e dei cittadini delle aree colpite. Da parte sua, l'esecutivo parallelo, sostenuto dal parlamento e con sede a Bengasi, ha chiuso tutte le istituzioni pubbliche e le scuole - ad eccezione delle forze di sicurezza, del personale medico e dei professionisti essenziali - nella regione della Cirenaica che la sua amministrazione controlla.
Entrambe le autorità hanno adottato misure precauzionali come la chiusura di scuole e negozi, l'imposizione di un coprifuoco per impedire ai cittadini di lasciare le loro case e la chiusura dei principali campi petroliferi.
“There was a dam.”
— Mahmud Mohammed (@MahmudM27830556) September 11, 2023
Clear scenes of the remains of the Wadi #Derna city Dam after it collapsed due to torrential rains#Libya pic.twitter.com/WjepG72HtJ
Nessun italiano risulta coinvolto
Dopo aver colpito la Grecia e la Turchia nei giorni scorsi, il ciclone Daniel è stato declassato a tempesta subtropicale il 9 settembre e si prevede che da lunedì si indebolisca nel Paese maghrebino mentre si dirige verso il vicino Egitto, secondo un rapporto del Centro meteorologico regionale arabo.
Mattarella, pronti a contribuire ai soccorsi
"Le inondazioni che hanno così duramente colpito la parte orientale della Libia e in particolare la città di Derna, provocano profonda tristezza e sentimenti di sincera partecipazione al dolore dell'amico popolo libico" ha scritto Sergio Mattarella al Presidente del Consiglio Presidenziale dello Stato di Libia, Mohamed Younis Al-Menfi. "Nel ribadire la nostra sincera vicinanza, Le confermo la disponibilità dell'Italia a contribuire ai soccorsi" conclude Mattarella.
"Il governo italiano segue con attenzione le conseguenze delle alluvioni in Libia. Siamo in contatto con le autorità libiche per valutare il tipo di aiuti da inviare subito al popolo libico. Al momento, non ci risultano italiani coinvolti". Lo ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
Un team italiano composto da personale del Dipartimento della Protezione Civile, del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, del Comando Operativo di Vertice Interforze e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale è in partenza per la Libia, in seguito alla devastazione causata dall'uragano Daniel nella zona orientale del Paese.
L'advance team, coordinato dal Dipartimento della Protezione Civile, avrà il compito di valutare la situazione nella zona in cui potrà dispiegarsi l'impegno italiano e acquisire tutte le informazioni necessarie per l'organizzazione di un intervento strutturato già a partire dai prossimi giorni. L'Italia risponde così alla richiesta di supporto avanzata dalle autorità libiche.