AGI - Il leader nord-coreano, Kim Jong-Un, è atteso a Vladivostok per incontrare il presidente russo Vladimir Putin e discutere di forniture di armi alla Russia. La notizia dell'arrivo di Kim è stata rilanciata oggi dai media russi: Kim potrebbe arrivare a Vladivostok a bordo del suo treno blindato, per incontrare il leader del Cremlino a margine del forum economico che si tiene ogni anno nella città dell'estremo oriente russo.
Il viaggio di Kim a Vladivostok sarebbe il primo al di fuori dei confini della Corea del Nord degli ultimi quattro anni, e il primo dallo scoppio della pandemia di Covid-19. Il viaggio di oltre mille chilometri potrebbe richiedere un giorno intero, date le condizioni delle ferrovie nord-coreane.
La conferma del Cremlino
Il portavoce della presidenza russa, Dmitri Peskov, ha confermato la visita ma non ha fornito una data del colloquio. Il presidente russo "offrira' un pranzo ufficiale in onore di Kim", ha aggiunto il portavoce, secondo il quale i due leader Il presidente russo, parleranno di questioni "legate ai rapporti bilaterali".
"La Repubblica popolare democratica di Corea è un nostro vicino e, come ogni altro vicino, ci consideriamo obbligati a stabilire relazioni buone e reciprocamente vantaggiose", ha affermato il portavoce, spiegando che i colloqui russo-nordcoreani sono previsti in formato allargato, con le rispettive delegazioni, e "se necessario" ci sarà anche un bilaterale tra Putin e Kim Jong-un.
Kim riprenderebbe a viaggiare proprio dall'ultima località estera visitata: Vladivostok, dove si recò il 25 aprile 2019, sempre per incontrare Vladimir Putin, a due mesi dal fallimento del summit di Hanoi con gli Stati Uniti guidati da Donald Trump per l'abbandono delle armi nucleari. I viaggi del leader nord-coreano sono spesso coperti dal mistero, e mai preannunciati.
Da Xi a Trump, i precedenti viaggi di Kim
Dopo essere salito al vertice del potere alla morte del padre, Kim Jong-il, a fine 2011, Kim ha effettuato il primo viaggio all'estero solo nel marzo 2018, quando, in segreto, si recò a Pechino per incontrare il leader cinese, Xi Jinping. Kim varcò il confine a bordo del suo treno blindato e arrivò nella capitale cinese senza un annuncio ufficiale. Solo a cose fatte vennero diffuse le immagini e le trascrizioni degli incontri nella capitale cinese.
L'incontro con Xi, il leader del principale sponsor economico della Corea del Nord, era scontato, e lo stesso Kim lo ammise. Con chi altri avrebbe potuto incontrarsi, per primo? Un mese più tardi, a fine aprile, Kim si recò a Panmunjom, al confine con la Corea del Sud per il suo primo summit con il presidente sud-coreano, Moon Jae-in, in un clima quasi di festa.
Fu la prima volta che un leader nord-coreano metteva piede in Corea del Sud dall'armistizio che segnò la fine delle ostilità della guerra di Corea, nel 1953. Pochi giorni dopo, a inizio maggio, Kim ebbe un altro summit con Xi, a Dalian, nel nord-est della Cina, mentre crescevano le attese per un summit con Trump.
Lo storico incontro si tenne a Singapore, il 12 giugno 2018. Kim si recò nella città-Stato asiatica a bordo di un Boeing 747 operato da Air China, messo a disposizione da Pechino. Il meeting di Sentosa si concluse con un comunicato congiunto sullo stabilimento di nuove relazioni tra i due Paesi, in cui si citavano garanzie di sicurezza per la Corea del Nord e l'impegno per la fine del proprio programma di armi nucleari.
Pochi giorni dopo il summit di Singapore, Kim tornò in Cina, per la terza volta in pochi mesi, e discusse del piano di denuclearizzazione con Xi. Per arrivare al quarto viaggio in Cina di Kim bisognerà attendere fino all'inizio del 2019: nel frattempo, Kim aveva avuto altri due summit inter-coreani, in un clima di disgelo e di intesa con Moon, che aveva fatto pensare anche a un accordo di pace tra le due Coree, a oltre sessantacinque anni dalla fine della guerra di Corea. Il fallimento del summit di Hanoi con Trump del 27 e 28 febbraio 2019 pose fine agli sforzi per la denuclearizzazione del regime.
Trump lasciò il vertice di Hanoi in disaccordo sul ritiro delle sanzioni imposte alla Corea del Nord e sulle modalità di smantellamento del programma nucleare nord-coreano. Un nuovo incontro tra Kim e Trump a fine giugno 2019, al confine tra le due Coree, non diede risultati: l'apparente idillio era ormai svanito.
E anche con Seul i rapporti peggiorarono gradualmente. Il 2022 fu l'anno in cui la Corea del Nord ha testato il maggiore numero di missili balistici nella sua storia, e l'intelligence sud-coreana aveva lanciato molti avvertimenti sul rischio di un nuovo test atomico da parte del regime, che qualora avvenisse sarebbe il settimo nella storia del Paese retto da Kim Jong-un e il primo dal 2017.