AGI - Il ministro della Giustizia del Belgio, Vincent Van Quickenborne, si è scusato in Parlamento per il comportamento di tre degli invitati alla festa del suo cinquantesimo compleanno che hanno urinato piu' volte su un furgone della polizia parcheggiato davanti casa sua. "Mi sono vergognato delle persone che ho invitato e che hanno urinato, non una ma tre volte, su un furgone della polizia. È inammissibile", ha spiegato in un'audizione straordinaria in commissione Giustizia del Parlamento federale per spiegare quello che ormai in Belgio è noto come lo scandalo "pipigate".
"Mi sembra surreale dover descrivere ogni minuto di quella notte. Ma è quello che mi chiedono, quindi lo faro'", ha detto il liberale fiammingo per fornire la sua versione dei fatti, con tanto di video per dimostrare la sua totale estraneità. Il ministro ha compiuto 50 anni il primo agosto e nella notte tra il 14 e il 15 dello stesso mese aveva organizzato una festa con 60 invitati nella sua casa nella cittadina fiamminga di Cortrique, nel sud-ovest del Paese, di cui è sindaco dal 2013.
On était obligé d’en parler. Les Belges viennent d’inventer le « pipigate », une polémique… très embarrassante.#Quotidien pic.twitter.com/yhXuQp7G5g
— Quotidien (@Qofficiel) September 6, 2023
"Compiere cinquant'anni è un momento importante, volevo festeggiare una festa come quando ero giovane", si è quasi giustificato Van Quickborne, che ha spiegato che molti dei suoi ospiti erano "fan dell'heavy metal". Le telecamere della polizia fuori casa hanno registrato come tre dei suoi amici siano usciti dall'abitazione alle 20:39 e abbiano urinato contro il furgone della polizia - vuoto - parcheggiato davanti all'abitazione del titolare della Giustizia, che gode di un servizio speciale di scorta perché un anno fa le forze di sicurezza hanno sventato un tentativo di rapimento attribuito alla criminalità organizzata.
Una seconda 'escursione urinaria' al furgone si è verificata alle 22:05 e un terzo episodio due minuti dopo la mezzanotte. Il ministro non ha contestato i fatti, ma ha fornito un'altra registrazione delle telecamere di sicurezza della casa per, come ha detto, "dimostrare" che le "insinuazioni" secondo cui ne era a conoscenza siano errate.
Il ministro sostiene di essere uscito da casa - quasi alle 4 del mattino - per salutare il suo migliore amico e insiste di non sapere cosa avessero fatto gli altri ospiti. Ha detto di aver saputo del loro comportamento solo giorni dopo. "Li ho chiamati, li ho insultati e ho detto loro che dovevano comparire davanti alla Procura", ha assicurato Van Quickborne, che sostiene di essersi scusato personalmente con gli agenti di polizia che stavano monitorando le immagini fuori casa sua per proteggere la sua famiglia.