AGI - Ogni notte in Europa e nel Regno Unito quasi un milione di persone dorme per strada, punta dell'iceberg della situazione sempre più difficile dei senzatetto, il cui numero è in aumento in quasi tutti i Paesi del vecchio continente.
Per la precisione, secondo lo studio in uscita, almeno 895 mila individui sono costretti a dormire all'addiaccio, l'equivalente della popolazione di Torino o Marsiglia.
A rivelarlo è un rapporto stilato dalla Federazione delle organizzazioni nazionali che lavorano con i senzatetto (Feantsa) sulla base dei dati rilevati nei Paesi Ue e nel Regno Unito, di cui alcuni sono diffusi dal quotidiano britannico The Guardian. Per la Feantsa, è un numero che rispecchia le "forme più visibili" del mondo dei senzatetto ed "evidenzia il fallimento dei Paesi europei nel rendere l'alloggio un diritto fondamentale".
Lo scorso anno gli Stati membri dell'UE si erano impegnati a combattere il problema dei senzatetto entro il 2030. Il rapporto evidenzia tuttavia che il fenomeno sta invece peggiorando, con solo Finlandia e Danimarca che registrano progressi tangibili. In Danimarca il numero dei senzatetto è diminuito del 10% tra il 2019 e il 2022, dimostrando di essere "uno dei Paesi che sta facendo chiari progressi" e potrebbe diventare un modello per altri.
I dati raccolti dai Paesi dell'UE e dal Regno Unito vanno dai risultati dei censimenti ai dati delle autorità locali, ma rappresentano probabilmente una "stima minima", poiché i numeri non erano disponibili per tutte e sei le categorie utilizzate dagli autori del rapporto per definire i senzatetto. Queste categorie includono coloro che dormono all'aperto, le persone in alloggi di emergenza e "i senzatetto che vivono temporaneamente in alloggi convenzionali con familiari e amici".
In molti Paesi, tra cui l'Irlanda, l'edilizia abitativa ha raggiunto livelli di crisi preoccupanti, costringendo un numero crescente di famiglie - che hanno un lavoro - sfrattate a vivere con altri parenti o amici. In Irlanda, dove la mancanza di alloggi oltre il divario sociale sta minacciando le prospettive di rielezione del governo, il numero ufficiale di persone ospitate in alloggi di emergenza ammontavano in 11.632 alla fine del 2022.
Secondo il rapporto il numero di coloro che cercano servizi di alloggio in Irlanda è aumentato del 40% in due anni. I primi dati resi noti sul censimento ufficiale in Germania indicano che i senzatetto sono 262.645 mentre la Spagna ne ha registrato poco più di 28.500 lo scorso anno. La riduzione in Danimarca è stata attribuita alla politica nazionale per combattere i senzatetto come parte di una strategia chiamata "housing first", che migliora la capacità dei centri di accoglienza e gestisce politiche di prevenzione rivolte ai minori di 24 anni nelle principali città.
Problemi diffusi
"La maggior parte dei governi in Europa continua a deludere i senzatetto, a frustrare il pubblico in generale e a sprecare risorse, gestendo il problema in modo inefficace", ha dichiarato Freek Spinnewijn, direttore di Feantsa. Oltre alla problematica dei senzatetto, il rapporto Feantsa evidenzia che un numero significativo e crescente di persone nel Regno Unito, in Francia, Bulgaria e Ungheria vive in case ritenute al di sotto degli standard e inadatte allo svolgimento di una vita accettabile.
Proprietà "fatiscenti", caratterizzate da umidità e muffa, sovraffollamento, servizi igienico-sanitari inadeguati, buio e rischi di incendio sono la "realta' quotidiana per milioni di persone" in Europa. Il primato negativo va all'Ungheria, dove quasi la metà della popolazione "vive in alloggi sovraffollati", mentre in Bulgaria una famiglia su otto vive in alloggi senza servizi igienici interni.
Non se la passa meglio la Francia con quasi un quinto della popolazione residente in alloggi considerati "inadatti alla vita", mentre il 25% di chi vive in alloggi in affitto nel Regno Unito rientra nella stessa categoria abitativa fatiscente. Secondo Eurostat, nel 2020 quasi 20 milioni di persone in tutta l'UE soffrivano di una qualche forma di "deprivazione abitativa".