AGI - Il 29 e 30 agosto, l'aviazione navale della flotta russa del Mar Nero "ha bloccato i tentativi delle forze speciali ucraine di sbarcare sulla costa della Crimea. Lo ha fatto sapere il ministero della Difesa russo, che ha anche annunciato di aver stabilito "un controllo permanente" della situazione, da attuare "con tutti i tipi di intelligence".
Zelensky: "Nessuna pace sostenibile senza Crimea e Donbass"
Se la Russia non lascerà la Crimea e gli altri territori occupati nell'Est dell'Ucraina "non ci potrà essere una pace sostenibile in Ucraina e quindi nemmeno in Europa", ha sottolineato oggi, nel suo intervento in videocollegamento con il Forum Ambrosetti a Cernobbio, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
"Osservate quello che è successo in Crimea. L'occupazione ha portato civiltà, turismo, business? Niente di tutto questo. L'Ucraina e tutti gli altri Paesi che fanno riferimento al diritto internazionale non riconoscono che la Crimea appartenga alla Federazione russa, non lo riconoscono nemmeno le aziende: quindi ci sarebbe una situazione di caos permanente, non sostenibile. È quello che vuole la Russia: una penisola che attraeva turisti e affari ora è un territorio occupato e militarizzato e non può crescere".
Per uscire da questo, ci sono due strade, quella diplomatica e quella militare: "le truppe russe dovrebbero lasciare la penisola senza pressione, per salvaguardare vite: così come noi ci prendiamo cura della nostra gente, Putin dovrebbe pensare alla sua".
Washington: "Notevoli progressi" dell'offensiva ucraina
L'offensiva ucraina ha compiuto negli ultimi giorni "notevoli progressi". Così la Casa Bianca nel corso del consueto briefing alla stampa. "Qualsiasi osservatore obiettivo non può negare che (le truppe ucraine) abbiano ora fatto notevoli progressi" nelle zone meridionali, ha affermato il portavoce della Casa Bianca per la sicurezza nazionale, John Kirby, definendo le critiche allo sforzo ucraino da parte di funzionari anonimi "non utili".
Facendo riferimento in particolare alle polemiche emerse su alcune testate americane in merito alle difficoltà delle truppe ucraine a raggiungere gli obiettivi della controffensiva, John Kirby ha infatti chiarito che "criticare un (Paese) partner e amico che tenta di progredire in condizioni terribili, cruenti e violente, non è davvero utile."