AGI - "Invio i miei migliori auguri a sua Eccellenza e al popolo cinese mentre attraverso lo spazio aereo del suo Paese, in rotta verso la Mongolia. Assicurandovi le mie preghiere per il benessere della Nazione, invoco su tutti voi le benedizioni divine dell'unità e della pace". Così Papa Francesco nel telegramma a Xi Jinping, presidente della Repubblica della Cina, a bordo dell'aereo che lo ha portato in Mongolia per il suo 43esimo viaggio apostolico internazionale.
La risposta di Pechino
La risposta di Pechino non si è fatta attendere. La Cina ha dichiarato che sta cercando di "rafforzare la fiducia reciproca" con il Vaticano.
"La Cina è pronta a continuare a lavorare con il Vaticano per impegnarsi in un dialogo costruttivo, migliorare la comprensione, rafforzare la fiducia reciproca", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri, Wang Wenbin, nel suo briefing con la stampa, aggiungendo che Pechino "promuoverà il processo di miglioramento delle relazioni tra i due Paesi".
L'agenda di Francesco in Mongolia
Ad accogliere il Pontefice, il ministro degli Esteri. Dopo la Guardia d'Onore e il saluto delle delegazioni, il ministro e il Papa, a bordo di due auto separate, hanno raggiunto la Vip Lounge per un breve colloquio. Al termine, Francesco è stato trasferito alla Nunziatura apostolica.