AGI - Droni e missili russi hanno colpito la capitale ucraina mercoledì mattina in quello che è stato definito dalle autorità militari di Kiev "il più massiccio attacco dalla scorsa primavera": l'attacco ha provocato due vittime.
In precedenza, il territorio della Federazione russa era stato nel mirino di un attacco di droni ucraini, che hanno in particolare colpito l'aeroporto di Pskov, vicino al confine con l'Estonia, a circa 830 km dalla capitale ucraina, con danni a quattro aerei da trasporto merci.
Tutti i voli in partenza dall'aeroporto di Pskov mercoledì sono stati cancellati in attesa di una valutazione dei danni alla pista. Secondo Mosca, nella notte sono stati abbattuti altri droni ucraini, che hanno raggiunto in particolare la regione della capitale, senza causare danni o feriti secondo il sindaco Sergei Sobyanin, e le regioni vicine di Kaluga e Ryazan. Ancora una volta il traffico aereo è stato brevemente sospeso negli aeroporti internazionali di Mosca Domodedovo, Vnukovo e Sheremetyevo.
Mosca ha inoltre dichiarato che la flotta del Mar Nero ha abbattuto dei droni nelle regioni di Bryansk (al confine con l'Ucraina) e Orel (a ovest). Gli attacchi di droni contro il territorio russo e la penisola annessa di Crimea sono diventati quasi quotidiani nelle ultime settimane, prendendo di mira in particolare la capitale.
Il ministero della Difesa russa ha affermato di aver distrutto quattro motoscafi nel Mar Nero che trasportavano una cinquantina di militari delle forze speciali ucraine. Quanto a Kiev, sostiene che la difesa antiaerea ucraina ha distrutto "oltre 20 obiettivi nemici".
Anche la difesa aerea russa è stata impegnata a respingere "attacchi di droni nemici dal mare" nella baia di Sebastopoli, il quartier generale della flotta russa del Mar Nero di base in Crimea, ha detto il governatore russo Mikhail Razvojaev.