AGI - Il re spagnolo Felipe VI ha incaricato il leader del PP Alberto Nunez Feijóo di formare un governo. Lo ha detto la presidente del Congresso, Francina Armengol al termine delle consultazioni. Il leader popolare ha per il momento, 172 voti che non sarebbero sufficienti per poter avere la fiducia.
"Sua Maestà il Re, dopo aver completato le consultazioni con i gruppi rappresentativi che hanno voluto partecipare, mi ha informato della sua decisione di proporre il signor Alberto Núnez Feijóo", per la formazione del governo, ha detto Armengol intervenendo al Congresso. La presidente della Camera non ha detto quando si svolgerà il dibattito sull'investitura e la votazione.
"Contatterò il candidato per conoscere la sua opinione. Dopo aver parlato con lui prenderò la decisione che ritengo più opportuna", ha concluso. Il leader del PP questo pomeriggio al Congresso ha annunciato la sua disponibilità ad assumere l'incarico e ha assicurato che la sua intenzione è di avviare i contatti con i gruppi a partire da lunedì, visto che il termine per la costituzione dei gruppi in Parlamento scade venerdì.
Il leader del PP dispone al momento di 172 voti, compreso quelli di Vox, quattro in meno della maggioranza che gli serve per ottenere la fiducia al primo o al secondo turno. Il leader socialista Pedro Sanchez al momento può invece confermare solo 152 voti favorevoli, dato che i catalani di ERC e Junts e i partiti EH Bildu e BNG non hanno partecipato all'incontro con il capo dello Stato. I baschi del PNV hanno partecipato alle consultazioni ma non hanno rivelato come voteranno. I baschi tuttavia hanno chiarito che non hanno intenzione di sostenere Feijóo finché ciò significa unire i loro voti a quelli di Vox.
La decisione di Felipe VI di conferire l'incarico di formare il governo al leader del PP, Alberto Núnez Feijóo è stata detta dalla "consuetudine" di incaricare il leader del partito più votato alle elezioni del 23 luglio. È quanto si legge in una nota del palazzo della Zarzuela.
A eccezione della XI legislatura, iniziata nel gennaio 2016, quando Mariano Rajoy declinò la proposta del Re di presentare la candidatura e Pedro Sànchez lo fece al suo posto, ricorda il Palazzo reale, in tutte le elezioni generali tenutesi dopo l'entrata in vigore della Costituzione, "il candidato del gruppo politico che ha ottenuto il maggior numero di seggi è stato il primo a essere proposto da Sua Maestà il Re come candidato alla Presidenza del Governo". Quindi "questa pratica è diventata, con il passare degli anni una consuetudine".
Nel giro di consultazioni effettuate lunedì e martedì dal Re con i rappresentanti dei gruppi politici al Congresso, aggiunge la Zarzuela, "non si è constatata, a oggi, l'esistenza di una maggioranza sufficiente all'investitura che facesse decadere tale consuetudine". Il comunicato del re, reso pubblico pochi istanti dopo che la presidente del Congresso, Francina Armengol, ha annunciato la proposta di Feijóo come candidato all'investitura, ricorda che, se non otterrà la fiducia della Camera, il che sembra probabile, Felipe VI "elaborerà le successive proposte" dei candidati. Se nessuno di loro sarà eletto entro due mesi dalla prima votazione, "il Re procederà allo scioglimento delle Camere e alla convocazione di nuove elezioni generali con l'approvazione del presidente del Congresso".