AGI - Una giraffa a “tinta unita”, di color marrone e senza chiazze bianche sul pelo. È nata nello zoo di Brights, nel Tennessee, ed è una vera e propria rarità, “forse persino l’unico esemplare vivente della sua specie”, come la definiscono i media, dal Guardian al New York Post, che ha pubblicato anche un video sul suo sito che la ritrae, a People, secondo cui però c’è un precedente, perché la nascita dell’ultima giraffa senza macchie “risale al 1972 a Tokyo”.
Venuta alla luce lo scorso 31 luglio, la giraffina ha un manto di colore uniforme, privo delle caratteristiche chiazze che la rendono singolare, curiosa e attraente unitamente al lungo collo.
Un concorso per trovare un nome
Per il momento è stata definita “immacolata”, anche se lo zoo ha già rilanciato un concorso pubblico per trovarle quanto prima un nome: finora le principali opzioni selezionate sono Kipekee, che significa "unica" in swahili, Firayali, che significa “insolita” e Shakiri, che vuol dire "è la più bella”, ma anche Jamella, ovvero che si tratta di una giraffa “di grande bellezza”. Il corcorso durerà due settimane, scrive People, dopo di che verrà scelto il nome.
Alta un metro e ottanta centimetri, come riferisce il NYPost, per il momento il piccolo esemplare di giraffa si muove da solo sotto l’occhio vigile e attento della madre che si prende amorevolmente cura di lei.
Una specie in via d'estinzione
Tony Bright, il fondatore dello zoo, che non ha ancora voluto commentare dal punto di vista scientifico il motivo per cui alla giraffa potrebbero mancare le macchie, ha tuttavia affermato che la popolarità della neonata “sta aiutando ad aumentare la consapevolezza tra le persone che la sua specie è in via di estinzione” in quanto “le popolazioni selvatiche stanno silenziosamente diminuendo, con il 40% di giraffe selvatiche ormai andata inesorabilmente perduta solo nel corso degli ultimi 3 decenni”.
Le giraffe “reticolate”, come si usa definire quelle maculate, in particolare, sono tra le più a rischio, “con una popolazione di 36.000 esemplari dimezzata tra il 2008 e il 2018”, secondo quanto riportato dalla Giraffe Conservation Foundation.
Secondo quanto riferisce il quotidiano inglese, invece, l’aspetto screziato delle giraffe, oltre a servire principalmente come forma di mimetizzazione in natura, ha anche una funzione termica, perché sotto le macchie c’è anche un “sistema di vasi sanguigni che consente alle giraffe di rilasciare calore attraverso il centro di ogni chiazza”, fornendo cos’ al corpo una forma di regolazione del calore.