AGI - La notizia data dalla Cnn sul video d’una turista che a metà luglio si è arrampicata sulla Fontana di Trevi, a Roma, per riempire la sua bottiglia d’acqua, offre al Washington Post il pretesto per parlare delle fontane della capitale italiana, dell’acqua che scorre incessantemente e anche di fare un confronto sulla “cultura dell’acqua” tra Europa e Stati Uniti.
L’articolo inizia offrendo un’idea sul numero delle fontane in giro per Roma, che “sono circa 2.500”, chiamate anche “nasoni per i loro beccucci a forma di naso” e che risalgono alla fine del XIX secolo. Ma per alcune di esse, come quella di Trevi ad esempio, dal 2018 “c’è una legge che vieta di bere e di fare il bagno” dentro.
A tale proposito, in considerazione delle temperature record e del caldo torrido, d questi ultimi mesi, il giornale americano sottolinea che i turisti provenienti dagli Stati Uniti “si sono lamentati per la mancanza di accesso all’acqua nelle città europee”,tanto che un TikToker ha sostenuto che la metà del suo budget per il viaggio “se ne va in acquisti d’acqua”.
Ed è qui che il giornale sottolinea come “la cultura dell’acqua in Europa sia nettamente diversa da quella degli Stati Uniti” perché “non è usuale né scontato esser accolti con d’acqua ghiacciata gratuita in un ristorante”, ciò che sollecita gli americani a chiedersi se per caso “gli europei abbiano semplicemente meno sete”.
Il Post osserva che “per prima cosa, la maggior parte delle grandi città, e anche le città storiche, hanno fontane d'acqua pubbliche sparse ovunque” e a Roma, ad esempio, “i turisti possono utilizzare una mappa interattiva sull'app Waidy dell'azienda idrica italiana Acea per trovare fonti d'acqua pubbliche vicino a sé”.
E pure nei ristoranti, “dove il vino e la birra sono spesso molto più economici dell'acqua in bottiglia, ci sono modi per avere l'acqua del rubinetto gratis solo chiedendo un bicchiere d’acqua”. Ma questo “vale per tutta l’Europa”, precisa il quotidiano, tant’è che “in alcuni paesi, come la Spagna, i ristoranti sono tenuti per legge a fornire acqua di rubinetto gratuita quando viene richiesto”.
Quindi? Quindi “insistere per avere l’acqua del rubinetto e chiedere anche il ghiaccio è una cosa ‘decisamente americana’ da fare”, conclude il Post, che sottolinea come “sia meglio chiedere acqua gratis piuttosto che arrampicarsi su una fontana storica” come quella di Trevi.
Anche perché, come aggiunge il sito ArtNews, l'acqua delle fontane “proviene direttamente dall'Aqua Virgo, un acquedotto che risale al 19 a.C. ed è l'unico antico acquedotto romano ancora in uso oggi” e, nel mentre gli antichi romani godevano dell'acqua di sorgente pulita dell'Aqua Virgo, “bere oggi dalla fontana potrebbe non essere una buona” in quanto gli 80 mila metri cubi di acqua prodotti dalla fontana ogni giorno "vengono riciclati solo per garantire lo spettacolo degli zampilli, quindi è meglio non esser tentati anche di berla”. Una semplice questione di sicurezza per la salute.