AGI - Dopo quasi tre giorni di lotta contro un incendio che ha devastato ampie porzioni dell'isola di Tenerife, nell'arcipelago delle Canarie, i vigili del fuoco parlano di un leggero miglioramento. "L'andamento della giornata è stato positivo", ha dichiarato Fernando Clavijo, presidente della regione delle Isole Canarie. Tuttavia, nonostante questi progressi, l'incendio non è ancora sotto controllo.
Il rogo ha già devastato circa 5.000 ettari di terreno in un perimetro di 50 chilometri. Un totale di 226 vigili del fuoco saranno affiancati da 19 aerei e 265 uomini a terra nel corso della giornata di sabato.
La situazione si prospetta comunque complicata, con temperature elevate e forti raffiche di vento previste per i prossimi giorni. Montserrat Roman, responsabile della protezione civile per l'arcipelago, ha dichiarato che "anche domani affronteremo una giornata molto importante".
La buona notizia è che la situazione ha permesso di revocare il confinamento inizialmente imposto in un quartiere di uno dei comuni colpiti dall'incendio. Tuttavia, nonostante questo, circa 4.500 persone rimangono evacuate e quasi 1.700 sono confinate nelle loro case. Il famoso Parco Nazionale del Teide è stato chiuso al pubblico a partire da giovedì sera.
Il vulcano Teide, la vetta più alta della Spagna, è stato avvolto da una nube di fumo prodotta dall'incendio, mentre il fuoco ha trovato le sue principali fonti nelle colline boscose situate a una ventina di chilometri di distanza.
Le condizioni meteorologiche e la topografia dell'isola hanno reso quest'incendio uno dei più complessi affrontati dall'arcipelago negli ultimi 40 anni. Le autorità hanno sottolineato che il fuoco stesso ha creato un suo "clima" con una nuvola di fumo che si è alzata per diversi chilometri.
Il 2022 ha visto oltre 500 incendi distruggere 300.000 ettari di territorio in Spagna, un record in Europa secondo il Sistema europeo di informazione sugli incendi boschivi (Effis). Nel 2023, più di 75.000 ettari sono andati distrutti nel Paese.