AGI - La polizia del Michigan ha dovuto chiedere ufficialmente scusa per quello che ha definito una "sfortunata incomprensione". L'episodio riguarda l'arresto di un ragazzino afroamericano di 12 anni, messo in manette dagli agenti mentre stava gettando i rifiuti nel bidone davanti alla sua abitazione.
È successo a Lansing e le immagini dell'arresto, riprese da un vicino di casa, sono diventate virali su Facebook, scatenando un'ondata di indignazione in tutto il Paese. Nel filmato si vede Tashawn Bernard condotto in manette verso l'auto della polizia, mentre il padre, Michael Bernard, discute con gli agenti.
"Si trattava di un bambino - ha commentato un attivista locale per i diritti civili - e c'erano testimoni che continuavano a dire che lui non aveva fatto niente di male, ma nonostante questo gli agenti lo hanno messo in macchina come fosse un delinquente".
La famiglia sostiene che uno degli agenti avesse tirato fuori la pistola e l'avesse puntata verso il bambino. Tashawn stava gettando i rifiuti nel bidone, dopo che il padre, impegnato a lavare i piatti, gli aveva chiesto di dare una mano. Preoccupato dal non vederlo rientrare, Bernard era uscito e aveva visto il figlio in manette.
"Mi ha fatto impazzire quella scena - ha raccontato ai media locali - mio figlio mai infrangerebbe la legge. Sono uscito e ho detto 'qual è il problema?', 'perché avete ammanettato mio figlio?". La polizia, alla fine, si è resa conto di aver sbagliato e ha rilasciato Tashawn.
"Siamo consapevoli che circola in rete il video - hanno spiegato i vertici della polizia - vogliamo solo fornire alcune informazioni su questa sfortunata incomprensione". "Il rapporto con la comunità è la nostra priorità - hanno aggiunto - la nostra speranza è quella di poter voltare pagina su questo episodio e di continuare a servire la comunità". Il capo del dipartimento, Ellery Sosebee, ha spiegato che gli agenti avevano scambiato il bambino per uno sospettato di una serie di furti di auto.
La famiglia ha ingaggiato un avvocato in vista di eventuali azioni legali. "La descrizione del sospetto - ha spiegato il legale dei Bernard, Rico Neal - parlava di qualcuno in pantaloni gialli e maglietta bianca. Tashawn aveva una maglietta grigia, questa è una grande differenza". "È stata un'esperienza traumatica per il bambino - ha concluso - e per la famiglia. Questo modo di comportarsi della polizia deve finire".