AGI - La Polonia ha in programma di spostare altri 10.000 soldati al confine con la Bielorussia per sostenere la Guardia di frontiera. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa di Varsavia, Mariusz Baszczak.
"Circa 10.000 soldati saranno spostati al confine, di cui 4.000 supporteranno direttamente la Guardia di frontiera e 6.000 saranno nella riserva", ha detto il ministro polacco in un'intervista alla radio pubblica secondo quanto riferisce il Guardian "Spostiamo l'esercito più vicino al confine con la Bielorussia per spaventare l'aggressore in modo che non osi attaccarci", ha detto Baszczak.
Il viceministro degli interni Maciej Wsik aveva annunciato ieri che la Polonia avrebbe inviato 2.000 soldati in più alla sua frontiera con la Bielorussia.
Esplosioni e un vasto incendio vicino all'aeroporto Domodedovo di Mosca
Forti esplosioni e un vasto incendio sono stati registrati a Domodedovo, una cittadina alla periferia di Mosca. Lo riferiscono diversi canali Telegram russi rilanciati dai media ucraini. Nella notte il sindaco di Mosca Sergey Sobyanin aveva riferito di un altro attacco alla città da parte di due veicoli aerei senza pilota.
Energoatom, la centrale di Zaporizhzhia sull'orlo del blackout
La centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia nella notte ha perso il collegamento con l'ultima linea elettrica esterna rimanente ed è stata commutata su una linea di riserva. È quanto si legge sul sito di Energoatom, la società statale di produzione di energia. Secondo Energoatom "la centrale è sull'orlo di un altro blackout" in quanto la linea di riserva ha meno della metà della capacità di alimentazione della linea elettrica principale.
"Un tale regime è difficile per l'impianto del reattore, la sua durata è limitata dalla progettazione del progetto e può provocare guasti alle apparecchiature principali dell'unità energetica", ha affermato Energoatom. La centrale nucleare di Zaporizhizhia con i suoi sei reattori è controllata dall'esercito russo fin dai primi giorni dell'invasione di Mosca nel febbraio 2022.
Russia, abbattuti 13 droni in Crimea e vicino Mosca
Il ministero della Difesa russo ha dichiarato di aver abbattuto 11 droni ucraini vicino alla Crimea durante la notte, oltre a due droni che volavano verso la capitale Mosca. "Due Uav (veicoli aerei senza pilota) che volavano in direzione della città di Mosca sono stati distrutti", ha detto il ministero in una nota. "Vicino alla città di Sebastopoli, due Uav sono stati colpiti dai dispositivi di difesa antiaerea in servizio, altri 9 sono stati soppressi con mezzi di guerra elettronica e sono precipitati nel Mar Nero prima di raggiungere l'obiettivo".
Kiev, attacco droni russi a deposito petrolio a Rivne
Le forze russe hanno colpito l'oblast di Rivne con un "massiccio" attacco di droni distruggendo un deposito di petrolio nel distretto di Dubno. Lo ha riferito il governatore dell'oblast Vitaliy Koval su Telegram secondo quanto riporta il Kvyv Independent. Il governatore ha detto che l'attacco è avvenuto durante la notte. Il video pubblicato sul canale Telegram di Koval mostra le fiamme che si alzano dal luogo dell'esplosione. Non sono state segnalate vittime.
"Il background chimico e di radiazioni è normale", ha detto Koval, aggiungendo che l'area non sarà evacuata. Rivne Oblast si trova nell'Ucraina occidentale, lungo il confine nord-occidentale con la Bielorussia. Nel luglio 2023, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva visitato la centrale nucleare di Rivne per discutere delle possibili minacce alla sicurezza della regione.