AGI - L'ex primo ministro pakistano Imran Khan è stato arrestato nella sua casa di Lahore, dopo che un tribunale della capitale lo ha giudicato colpevole di frode e condannato a tre anni di carcere.
L'ex stella del cricket aveva annunciato che sarebbe stato arrestato per impedirgli di partecipare alle elezioni che si terranno entro la fine dell'anno. In Pakistan, a chi sia stato condannato per un reato è vietato partecipare alle elezioni o ricoprire cariche.
"La sua disonestà è stata accertata al di là di ogni dubbio", ha scritto il giudice Humayun Dilawar nella sentenza per un caso incentrato sui regali ricevuti e non dichiarati correttamente quando era premier. "È stato giudicato colpevole di pratiche di corruzione per aver nascosto i benefici ottenuti dall'erario nazionale in modo intenzionale e deliberato".
A maggio, Khan era stato arrestato e brevemente detenuto a Islamabad per lo stesso caso, scatenando disordini con alcuni morti durante i quali i sostenitori del suo partito Pakistan Tehreek-e-Insaf (PTI) si erano riversati nelle strade e si erano scontrati con la polizia.
All'indomani del suo rilascio, dopo tre giorni di detenzione, il PTI era stato bersagliato da un giro di vite con migliaia di arresti, denunce di intimidazioni e imbavagliamento della stampa.
Le immagini di Khan, o anche solo la menzione del suo nome, non possono essere trasmesse dai canali televisivi, ma continua a essere molto popolare e il mese scorso un video di debutto sul suo account personale di TikTok ha accumulato più di 135 milioni di visualizzazioni e 4,5 milioni di like in 36 ore.
Oggi sul suo account Twitter è stato postato un video in cui Khan dichiarava, giusto prima dell'arresto, di aver invitato i suoi sostenitori a protestare.
"Miei concittadini pakistani, mi avranno arrestato e sarò in prigione quando questo messaggio vi arriverà. Ho solo una richiesta e un appello: non restate seduti in silenzio a casa", ha detto. "Questa è una guerra per la giustizia, per i vostri diritti, per la vostra libertà... Le catene non cadono semplicemente, devono essere spezzate. Dovete continuare a protestare pacificamente finchè non otterrete i vostri diritti".
Khan, 70 anni, da quando è stato estromesso con un voto di sfiducia l'anno scorso, ha dovuto affrontare una serie di processi con accuse, a suo dire, di natura politica e non era presente alla lettura della sentenza.
I funzionari del partito hanno detto che Khan è stato portato in prigione a Rawalpindi, la città di guarnigione molto più grande che confina con la capitale, Islamabad, mentre il suo team legale ha detto che sta presentando diversi appelli.
"È una decisione molto deplorevole, presa in fretta e furia. Non ci è stata fornita giustizia e non ci è stato concesso il diritto alla difesa", ha dichiarato Gohar Khan, membro del suo team legale.
L'incarcerazione di Khan non servirà a calmare i disordini economici e politici che hanno scosso la nazione negli ultimi 18 mesi. È probabile che il Parlamento venga sciolto nelle prossime due settimane prima di completare il suo mandato, mentre le elezioni nazionali si terranno a metà novembre o prima.
"Tutti si interrogheranno sulla credibilità delle elezioni in assenza del PTI e di Imran Khan e si porranno domande sulla credibilità delle elezioni anche nel mondo esterno", sostiene l'analista politico Hasan Askari.
Khan era salito al potere nel 2018 grazie a un'ondata di sostegno popolare, a un manifesto anti-corruzione e all'appoggio del potente establishment militare.
Quando è stato estromesso nell'aprile dello scorso anno, secondo gli analisti, è perchè aveva perso l'appoggio dei generali di alto livello. In numerosi discorsi e interviste Khan ha sottolineato il potere che i vertici militari esercitano dietro le quinte, un argomento storicamente considerato una linea rossa in Pakistan.
Il caso che ha portato al suo arresto è incentrato sui regali che Khan e sua moglie avevano ricevuto mentre erano in carica.
Per mesi i giornali pakistani hanno pubblicato storie scabrose secondo le quali Khan e la moglie avrebbero ricevuto doni del valore di milioni durante i viaggi all'estero, tra cui orologi di lusso, gioielli, borse firmate e profumi.
I funzionari governativi devono dichiarare tutti i regali, ma sono autorizzati a tenere quelli al di sotto di un certo valore o ad acquistarli a un prezzo ufficialmente concordato.
Un portavoce del PTI ha dichiarato che il partito sarà guidato dal vice presidente ed ex ministro degli Esteri Shah Mehmood Qureshi e che i funzionari del PTI si sono riuniti oggi per pianificare le prossime mosse.