AGI - "È decollato da Niamey per Pratica di Mare il volo KC 767 con 65 militari del contingente nazionale e 10 militari Statunitensi". Lo scrive su Twitter il ministro della Difesa Guido Crosetto, aggiungendo che "a oggi, rimangono a Niamey 254 militari italiani. La prossima settimana sono pianificati ulteriori voli".
La Francia ha portato via 1000 persone dal Niger, tra le quali 500 non francesi, dei quali "molti italiani". E' quanto apprende l'Agi da fonti diplomatiche francesi. L'operazione, viene spiegato, è simile a quella realizzata in Sudan. Parigi, inoltre, ha dichiarato di sostenere "fermamente e risolutamente" gli sforzi del blocco dell'Africa occidentale ECOWAS per ripristinare il presidente eletto del Niger dopo un colpo di stato militare. "Il futuro del Niger e la stabilità dell'intera regione sono in gioco", ha dichiarato il ministero degli Esteri francese Catherine Colonna in un comunicato alla vigilia della scadenza del termine fissato dall'ECOWAS, che si dice pronta a intervenire militarmente se il presidente non verrà reintegrato.
Il futuro del Niger e la stabilità della regione "dipendono dal fallimento del colpo di Stato del 26 luglio", ha dichiarato il ministero degli Esteri francese in una nota. Un documento in cui si racconta dell'incontro tra il ministro Colonna e il primo ministro nigerino, Ouhoumoudou Mahamadou, al quale ha ribadito il "pieno sostegno" di Parigi al presidente costituzionale, Mohamed Bazoum, detenuto dai golpisti.
In un'intervista alla radio, Colonna aveva detto che i golpisti in Niger dovrebbero prendere "molto sul serio" la minaccia di un intervento militare africano per riportare Bazoum al potere. Il ministro ha sottolineato che i capi di stato maggiore dei Paesi della Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale (Ecowas) hanno concluso ieri una riunione per preparare un piano di intervento nel caso in cui i capi di Stato del gruppo decidano di intraprendere un'azione militare.
"Molti di questi Paesi hanno eserciti forti e hanno fatto sapere di essere pronti a intervenire", ha aggiunto Colonna. Il ministro francese ha aggiunto che i militari nigerini che hanno organizzato il colpo di Stato "farebbero bene a prendere molto sul serio la minaccia di un intervento militare da parte di una forza regionale".
Alla domanda sulla possibilità che la Francia invii aiuti a un ipotetico intervento militare, ha risposto: "Non ci siamo", ma ha detto che la Francia sostiene l'intervento militare. Ma ha assicurato che la Francia "sostiene pienamente" gli sforzi dei Paesi della regione per ripristinare la democrazia in Niger.
Finora quattro Paesi (Nigeria, Senegal, Costa d'Avorio e Benin) hanno annunciato di voler partecipare a un eventuale intervento. Tuttavia, i governi del Mali e del Burkina Faso, entrambi saliti al potere dopo colpi di Stato nel 2022, hanno detto che considerebbero un intervento una "dichiarazione di guerra" e hanno assicurato che in caso di intervento esterno sosterranno con le truppe i militari golpisti del Niger, Paese con cui confinano.
Golpisti chiedono aiuto alla Wagner
La giunta militare che si è insediata in Niger e che ora è minacciata da un intervento militare dall'organizzazione che raccoglie i Paesi dell'Africa occidentale, ha chiesto aiuto al gruppo mercenario russo Wagner: lo riferisce l'agenzia Associated Press, che cita un analista, nelle ore in cui è cominciato il conto alla rovescia (l'ultimatum dell'Ecowas scade domenica).
La richiesta è stata avanzata da uno dei leader golpisti, il generale Salifou Mody, che si è recato nel vicino Mali, dove ha preso contatto con qualcuno di Wagner, ha riferito all'Ap Wassim Nasr, giornalista e ricercatore presso il Soufan Center; la fonte ha aggiunto che tre fonti maliane e un diplomatico francese hanno confermato l'incontro, di cui peraltro aveva già parlato France 24.
"Hanno bisogno di Wagner perché diventeranno la loro garanzia per rimanere al potere", ha spiegato, aggiungendo che il gruppo sta prendendo in considerazione la richiesta.