AGI - Resta uno spazio in bianco alla voce "attività del ministro" sul sito web del ministero degli Esteri cinese, di cui Qin Gang, a meno di sette mesi da quando aveva assunto l'incarico, non è più a capo. A un mese esatto dall'ultima apparizione pubblica, il diplomatico di Pechino è stato rimosso dalla carica, e al suo posto torna il predecessore, Wang Yi, l'alto diplomatico direttore della Commissione Affari Esteri del Partito Comunista Cinese.
La decisione è stata presa durante la quarta riunione del Comitato Permanente della quattordicesima Assemblea Nazionale del Popolo, il vertice dell'organo legislativo del parlamento cinese, che ha approvato anche l'avvicendamento al vertice della Peoplès Bank of China, la banca centrale.
"Dopo un voto alla riunione, è stato deciso di rimuovere Qin Gang come ministro degli Esteri, nominare Wang Yi come ministro degli Esteri, rimuovere Yi Gang come governatore della Peoplès Bank of China e nominare Pan Gonsheng come governatore della Peoplès Bank of China", si legge nel secco comunicato diffuso dall'agenzia Xinhua, che non scende nel dettaglio dello scossone ai vertici della diplomazia, aggiungendo che i due avvicendamenti hanno già avuto il via libera dall'alto, con la firma di Xi Jinping del decreto presidenziale.
Le ultime attività del ministro
Qin Gang era apparso in pubblico l'ultima volta il 25 giugno scorso, quando ricevette a Pechino il vice ministro degli Esteri russo, Andrei Rudenko, all'indomani del fallito ammutinamento dei mercenari della Wagner. Nello stesso giorno, Qin incontrò gli omologhi di Vietnam e Sri Lanka. Una settimana prima, sempre a Pechino, Qin aveva incontrato il segretario di Stato, Antony Blinken, nella prima di una serie di visite in Cina di alti funzionari statunitensi, che avevano lo scopo di stabilizzare le relazioni tra le due grandi potenze.
Le ultime attività dell'ormai ex ministro, però, non sono più consultabili, sostituite, appunto, da uno spazio bianco sul sito web del ministero degli Esteri di Pechino. Risultato analogo si ottiene, nei minuti immediatamente successivi alla decisione annunciata da Pechino, anche se si cerca di consultare la biografia del ministro uscente: "aggiornamento delle informazioni...", recita il portale della diplomazia di Pechino, da cui già da qualche settimana erano scomparsi riferimenti riguardanti la famiglia di Qin Gang: un dettaglio, forse, ma che ha coinciso con le speculazioni riguardanti una sua relazione extraconiugale con una giornalista di Phoenix Tv, che lo aveva intervistato quando Qin, oggi 57 anni, era ancora ambasciatore cinese negli Stati Uniti, carica che ha ricoperto fino a fine 2022.
Dal 30 dicembre scorso, invece, Qin aveva preso il posto di Wang Yi, a capo del ministero degli Esteri, con il suo predecessore asceso ai vertici della diplomazia del Pcc, e al Politburo, il potentissimo Ufficio Politico del Comitato Centrale in cui siede lo stesso segretario generale del partito e presidente cinese, Xi Jinping.
Nel mese che è intercorso dalla sua ultima apparizione pubblica, il ministero degli Esteri cinese è sempre stato vago sulla sorte del suo capo, citando in un primo momento "motivi di salute" per giustificare l'assenza del ministro, e trincerandosi, settimana scorsa, dietro al no comment, in risposta a domande specifiche.
E ora Wang incontrerà Borrell
Toccherà di nuovo a Wang Yi guidare il ministero degli Esteri e riempire il vuoto lasciato da Qin Gang. Una delle prime prove, in questo senso, sarà con l'Unione Europea: già due volte era stato rinviato un incontro con l'Alto Rappresentante per le Politiche Estere di Sicurezza dell'Unione Europea. Ora l'interlocutore diretto di Josep Borrell, tornerà a essere Wang Yi, nominato per la prima volta ministro degli Esteri nel 2013.
Non ci sono segnali, finora, che Wang debba rinunciare alla carica di direttore della Commissione Affari Esteri del Pcc: concentrerebbe su di sè entrambe le cariche che ne farebbero interlocutore diretto - nel caso dei rapporti con gli Usa, per esempio - sia del segretario di Stato, Antony Blinken, che del consigliere di Sicurezza Nazionale, Jake Sullivan.
Wang è attualmente in Sudafrica per una riunione dei Brics, la sigla che riunisce le economie emergenti di Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, dove ha ribadito l'importanza del multilateralismo e l'opposizione alle "piccole cerchie", ovvero al modello di governance globale dell'Occidente. Nel comunicato in cui viene citato il suo intervento, Wang appare ancora "solo" come capo della Commissione Affari Esteri del Pcc.